BlackNight90 8½ / 10 05/03/2010 20:41:49 » Rispondi Caché. Mai visto un film dove a dominare così tanto è il segreto, il non detto, la reticenza, l'inganno e la bugia; elementi tipici di un thriller, peccato che con Haneke la convenzionalità va a farsi friggere. Il finale, immagino abbia fatto inca.zzare parecchi (non sarà l'ultima volta visti gli altri suoi film), prova ulteriore che l'austriaco se ne frega altamente del pubblico e delle sue aspettative. Mentono le immagini (già dalla prima inquadratura!), mente in modo vergognoso Georges, il protagonista, in teoria la vittima, quello per cui lo spettatore dovrebbe tenere: ma non ci sono né eroi né innocenti nella visione di Haneke, men che meno i bambini. Caché, il segreto che svela la fragilità e l'ipocrisia della famiglia borghese, e quindi della società francese (in generale quella europea), che ha dimenticato per convenienza le vere vittime del suo passato da dominatrice: c'è sempre un occhio di riguardo di Haneke nei confronti della Storia (soprattutto quella vista attraverso la tv, come nei suoi precedenti '71 frammenti'). E' un cinema, quello dell'austriaco, che desta sentimenti fortissimi e contastanti, e costringe a ragionarci su per diverso tempo, anche se la sua lentezza esasperante può scoraggiare pure i più valorosi.
Clint Eastwood 05/03/2010 22:07:23 » Rispondi Ahahahah ... davvero un bel colpo di scena nel finale. Io questi film li digerisco mesi e anni (tipo Lynch, Tarkovkij ad ese mpio Lo Specchio), questo invece di Haneke lo devo rivedere, e magari e forse un giorno quando andrò in pensione.