caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

LISBON STORY regia di Wim Wenders

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
elio91     7 / 10  18/05/2011 18:10:16Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Una storia di Lisbona,vero. Si respirano i suoi odori,si ascolatano i suoi rumori,ancora di più si riesce a toccare in maniera tangibile l'anima dell'affascinante città portoghese.
Quello che doveva essere un documentario su commissione diventa nelle mani di Wenders ancora una volta espressione della propria poetica fatta di sensazione più che di altro. Un immergersi all'interno di Lisbona da parte del suo alter-ego ed attore feticcio Vogler alla ricerca dell'amico regista Fritz,ma questo è soltanto un pretesto per andare avanti a trasmettere emozioni.
Ad onor del vero stavolta Wenders non sempre promette ciò che mantiene: vero che è sempre un cinema di altissimo livello in cui si riescono a provare cose spesso indefinite e profonde ma la storia semplicemente manca. C'è un incipit,vero,anche abbastanza intrigante; poi c'è soprattutto Lisbona ma dove Wenders voglia andare a parare spesso non si sa,e si ha la sensazione che giri a vuoto o su sé stesso; poi c'è il finale e la trama riprende e finisce velocemente. Ci si mette anche una leggera storia d'amore sullo sfondo a cercare di intrigare ma purtroppo con poca efficacia, love story destinata a restare irrisolta con la bellissima cantante dei Madredeus (il cui contributo musicale è importantissimo e non eccessivo come dicono).
Poco omogeneo lavoro di Wenders,ma che riesce a regalare i soliti brividi agli occhi e all'anima grazie alla sua capacità non comune di immegerti nelle cose che racconta. Da brividi il Ciao Federico per Fellini nel finale e bella l'apparizione di un Oliveira-Charlot già vecchio allora e che ancora oggi continua a fare cinema dopo aver passato i cento anni.

In ogni caso è un lavoro imparagonabile alla produzione del regista tedesco precedente che dagli anni '80 in poi ha creato capolavori di rara bellezza,specie se poi questo film da lui considerato leggero e divertito (forse anche per questo poco riuscito rispetto agli altri?) arriva dopo il kolossal di Fino alla fine del mondo,di cui non smetterò mai di lodare la versione integrale che è una delle cose più belle che abbia mai visto in vita mia.