adrmb 5 / 10 02/07/2018 10:15:28 » Rispondi Al di là del fatto che ora tirare in ballo Miyazaki e Studio Ghibli sembra sia diventata prassi per tutti i film d'animazione non delle multinazionali appena c'è un accenno di ecologismo, forse per pubblicità non so, al di là del fatto che questo film - fortunatamente - con Miyazaki c'entra come i cavoli a merenda, a me non è proprio piaciuto. Il contesto "taoista" sarebbe pure figo, il problema è che la storia fa veramente acqua da tutte le parti, e la sceneggiatura è un disastro, e riesce nell'impresa di complicare inutilmente dilatando all'eccesso tutta una componente apocalittica una storia che non mi sembrava poi così astrusa. Poi vabbè anche tutta la parte "spirituale" si risolve in banalissime uscite alla new age stile "La vita e la morte non sono l'inizio e la fine, ma tappe nel percorso dell'eternità". Cioè io davvero ho bisogno, nel 2018, che 'Big fish & Begonia' mi ribadisca una roba del genere? Comunque qualcosa si salvicchia eh, tipo la "Dea" delle anime è veramente un bel personaggio, ambiguo e teatrale, un incrocio tra la direttrice delle terme della Città Incantata e Ursula della Sirenetta. Per il resto, esteticamente sarebbe pure bello eh (magari non il chara design, ma gli sfondi sono tecnicamente ben fatti e riescono a trasmettere un senso di "poesia visiva" creando dei bei momenti) ma che spreco mamma mia.
Jellybelly 02/10/2018 08:00:53 » Rispondi Concordo, anche se sono stato meno severo col voto. Uno spreco di mezzi pazzesco per una storia inutilmente complicata.
adrmb 02/10/2018 21:14:39 » Rispondi Vero vero, a distanza di mesi continuo a ricordarmi solo il personaggio della Dea delle anime, stop.