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HARRY POTTER E LA CAMERA DEI SEGRETI regia di Chris Columbus

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Dom Cobb     7½ / 10  22/10/2013 23:47:57Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Alla vigilia del suo ritorno ad Hogwarts, il dodicenne Harry Potter riceve un'inaspettata visita da parte di un elfo domestico, Dobby, che lo esorta a non tornare alla scuola in quanto su di essa e sugli studenti incombe una terribile minaccia. Il ragazzo, però, non gli da ascolto, ma appena giunto nell'unico luogo che si senta di chiamare casa, inquietanti voci, scritte sul muro con il sangue e compagni di scuola pietrificati funestano la vita quotidiana di studenti e professori: la Camera dei Segreti è stata aperta...
Successo stratosferico dell'opera letteraria e della prima trasposizione hanno come unico risultato l'inevitabile produzione di un seguito: così, la squadra creativa capitanata dall'ormai esperto regista Chris Columbus si imbarca in un'altra impresa con mezzi mastodontici. Il risultato è lodevole, per quanto inferiore al capostipite.
Innanzitutto, il lato tecnico è a dir poco magnifico, fra spettacolari scenografie (reali, tra l'altro),


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una fotografia meno colorata e più cupa, un montaggio eccellente ed effetti speciali incredibili, specie nella resa delle creature che i protagonisti si ritrovano ad affrontare.
Inoltre, è bene stabilire con sollievo che, nel periodo trascorso fra i due lungometraggi, i tre attori protagonisti sono ormai riusciti ad imbrigliare i loro personaggi, e dalle loro interpretazioni si capisce che sono un poco maturati; per il resto, inutile spendere parole per il cast tutte stelle che li circonda, sempre impeccabile. Anche le new-entry se la cavano bene, se non fosse per il poco spazio che viene loro riservato.
E qui veniamo all'unica, vera pecca di questo seguito: la sceneggiatura. L'autore resta lo stesso, ma il problema è dato ancora una volta dall'eccessiva fedeltà all'opera di partenza e dal timore di non staccarsi troppo da essa; ne risulta una sequela di scene composte principalmente da spiegazioni, di tanto in tanto contornate da un paio di battute che esprimono sorpresa o confusione, e soltanto in un paio di momenti emerge qualcosa di vagamente emotivo. Di conseguenza, i personaggi restano soffocati dall'esigenza di narrare una storia che, nelle sue tinte a metà fra il giallo e l'horror, si porta via tutto il tempo a disposizione.


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A salvare la baracca ci pensa l'ultima mezz'ora, in cui le atmosfere cupe che iniziano ad insinuarsi lentamente fino a quel momento prendono il sopravvento nella sequenza ambientata all'interno della camera, con tanto di lotta finale contro il mostro di turno. Tuttavia, c'è pur sempre Columbus alla regia, dunque neanche nelle scene più tetre scompare del tutto quel non so che di fiabesco che è forse l'elemento che più caratterizza questi primi due episodi; ma, come nel primo film, non che ciò sia un difetto.
In conclusione, la Camera dei Segreti è un ottimo film per passare il tempo, che offre voli di fantasia a volontà, ma che forse avrebbe necessitato di una riscrittura della sceneggiatura, se non altro per aumentare il coinvolgimento emotivo.