quaker 8½ / 10 26/09/2007 20:35:35 » Rispondi In train de vie gli abitanti di un intero villaggio ebraico si fingono nazisti o deportati, per sfuggire (invano) al lager. Qui un solo individuo, cristiano, deve diventare ebreo per salvarsi. Opera estremamente complessa nelle intenzioni dell'autore, non sempre riuscita, anche per le difficoltà di coniugare l'aderenza ad una storia vera con le tematiche sulla identità care evidentemente a questo regista, dal cognome per noi quasi impronunciabile... Non ha il brio e la scioltezza del precedente film che ho citato, ma rimane un esperimento interessante di cinema non convenzionale.