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V PER VENDETTA regia di James McTeigue

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Invia una mail all'autore del commento Caio     8 / 10  22/03/2006 02:53:53 » Rispondi
Se ci pensate bene V non è poi così diverso da Spider Man o da Batman: anch'egli, come ogni eroe che agisce nell'ombra, vive il dramma della doppia identità. Da un lato artigiano della parola, esteta, dall'altro spietato assassino in cerca di una vendetta. Ma V, a differenza di questi altri supereroi, diventa un tutt'uno con la propria maschera, facendone la sua nuova carne. Unbreakable ci ha insegnato che ogni supereroe non ha ragione di esistere senza un nemico, che altro non è che il suo alter ego. Il nemico di V è la paura, impersonificata da una dittatura spietata. Egli decide di combattere attraverso gli stessi mezzi del nemico, facendo della paura uno strumento di Rivoluzione. Non c'è posto per alcun tipo di sentimento quando ci si allena per affrontare questo nemico, perchè bisogna riuscire a superare la madre di tutte le paure: la paura della morte. E affinchè la morte diventi per noi indifferente, bisogna aver superato l'inferno e dall'inferno risorgere a nuova vita....una vita che è solo uno strumento per compiere una missione che va oltre di essa. Ma anche V, come ogni supereroe, ha bisogno di cercare se stesso attraverso l'altro...attraverso l'amore. V ha bisogno di Evi, perchè egli da supereroe pian piano si è trasformato nel nemico che cerca di combattere. Evi ha bisogno di V per trasformare la paura in rabbia, e la rabbia in amore. Lei rinasce dall'acqua, perchè sceglie l'amore alla vendetta....da qui la saggezza di scegliere ciò che è meglio fare per l'umanità. Se V è un supereroe alla deriva, Evi è sua figlia, il supereroe nella sua interezza, scisso tra l'essere e il non essere ma al momento opportuno unificato in una cosa sola. Quando Evi tira la leva, ciò che deve essere si compie.