Cleric Preston 7½ / 10 14/01/2007 14:34:59 » Rispondi Premessa doverosa, adoro Grisham ed i suoi libri perchè ritengo che il sistema giudiziario americano sia così spettacolare da non annoiare mai. Guardando il primo tempo di questa pellicola mi sono emozionato. Questo perchè per la prima volta, il condensamento della storia non ha intaccato minimamente i personaggi, che sono stati presi dalle pagine del libro e pennellati sulla bobina da un superbo Coppola. Ognuno degli attori interpreta alla perfezione quello che Grisham voleva per i suoi "figliocci" e le scene più importanti rimangono specularmente identiche al tomo del celebre scrittore. Sino all'inizio del processo ero indeciso tra un 8,5 ed un 9. Sarebbero stati voti arcimeritati per il primo legal thriller che veramente rispetta il volere di uno dei più grandi scrittori della storia moderna. Poi purtroppo il processo inizia (vedi spoiler) e persino il grande Coppola si arrende alla spettacolarizzazione di quella che in realtà nel libro è un puro e semplice massacro della ditta. Complessivamente rimane comunque un grande film, di un grande regista, con superbi interpreti (De Vito e Damon su tutti).
Balor diventa un ragazzetto impacciato incapace di ricordarsi le minime norme per un processo, il giudice McKenzie lo bacchetta in continuazione non perdonandogli il minimo errore e non dandogli tregua. Chi ha letto il libro sa quanto la morte di Donny riesca a dare forza a Rudy, impeccabile al processo (anche grazie all'aiuto incondizionato del giudice tanto imparziale nel film). Inoltre ciò che davvero non posso perdonare sono le stupidaggini aggiunte solo per spettacolarizzare ciò che succede in aula, che sono contro tutto ciò che è il sitema giudiziario americano. La lettera del medico (a che pro?) che suppone che il trapianto non possa servire, l'arringa con la testimonianza finale del ragazzo deceduto, ma soprattutto l'aggressività con cui Drummond controinterroga la madre di Donny (l'ideale attaccare una madre di una ragazzo morto per ingraziarsi una giuria). Bah... poteva essere un capolavoro