Giordano Biagio 9½ / 10 20/05/2007 19:00:13 » Rispondi Il film solleva la questione del potere psicologico e vessatorio delle grandi assicurazioni.
Un problema che non ha confini nazionali.
E' terribilmente normale che si firmi il contratto assicurativo senza sapere con sicurezza le insidie che nasconde, i suoi punti più controversi e oscuri oppure che l'assicurazione in caso di rimborsi grossi cerchi, per non pagare, appigli sull'orlo dell'assurdo.
Chi ha i soldi, prima di firmare può sentire il suo legale, chi è povero, oltre alle innumerevoli umiliazioni cui va incontro nelle società capitaliste, subisce anche le vergognose angherie delle assicurazioni e delle banche.
Film con poco spettacolo, ma ricco di pathos moderno, emozionante in modo particolare: ponendosi cioè su un versante psicologico più vicino alla commozione per l'altro sociale, il prossimo, il tu, il simile anziché sull'individuale, e proprio per questo ci coinvolge e ci annoda psicologicamente nelle questioni esistenziali più serie del sociale, facendoci perdere per un attimo la gioia di vivere a vantaggio di un amore da transfert senza precisi confini, intenso, generoso, mai stanco...
Grande Coppola che nei suoi film spazia senza problemi tecnici o questioni dissociative dallo spettacolo imponente all'anti spettacolo umanamente più umile e coinvolgente...