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UNA PALLOTTOLA PER ROY regia di Raoul Walsh

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Invia una mail all'autore del commento kowalsky     8½ / 10  14/06/2008 18:45:09Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Fondamentale spartiacque nella cinematografia "noir" (tra virgolette, appunto) degli anni Quaranta e la generazione successiva, "Una pallottola per Roy" è un film superlativo soprattutto dal punto di vista tecnico e formale: vanta gli ultimi 30 minuti di un film più spettacolari ed emozionanti della storia del cinema, soprattutto un'inseguimento delle pattuglie della polizia al protagonista degne di un plot post-contemporaneo (come vedere un antenato di "Bullit" per intenderci) e un finale simil-western di smisurata tensione, fotografato splendidamente, da cui avrà probabilmente attinto proprio il king vidor di "Duello al sole".

Un film sull'impossibilità della redenzione, o sui confini spesso convenzionali tra il bene e il male, vanificati e descritti ampiamente dalla vicenda della famiglia di contadini e dal personaggio - così Williamsiano, della ragazza zoppa.

Oggi può anche essere prevedibilmente un pò datato, per colpa dei dialoghi o di altre cadute nella banalità (cfr. il clichè della Lupino donna di facili costumi ma fedele al suo uomo in realtà non è affatto un'esempio di prevedibilità come si potrebbe credere, ma il nero tonto e dal cervello fino è assai razzista) tuttavia la regia di Walsh e la perfetta interpretazione di Bogey - sempre immenso - descrivono efficacemente l'impatto con un film che OSA attraversare i territori del classico superando tutti gli steccati psicologici del passato (come del resto aveva fatto Howard Hawks quasi dieci anni prima).
Invia una mail all'autore del commento wega  18/06/2008 18:48:34Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ma appunto è uscito prima questo o "Il mistero del falco"? Perchè con una certa logica, magari solo mia, dovrebbe essere uscito prima questo di Walsh, ma non ho letto esattamente così giù..ok, adesso non mi rispondere che ti obbligherò a prendere un caffè col sottoscritto, in un qualsiasi bar.
Gruppo STAFF, Moderatore Jellybelly  18/06/2008 19:00:29Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
E' uscito prima questo, che infatti è ancora legato ad alcuni stilemi delle gangster story;il mistero del falco, uscito qualche mese più tardi, è considerato il capostipite del noir vero e proprio perchè inventa Bogart (anti)eroe comunque positivo e definisce meglio il ruolo della femme fatale.
E' comunque indubbio che il noir affondi le sue radici di genere proprio in questo "High Sierra".
Piuttosto, di Walsh recupera "La furia umana", se non l'ahi ancora visto (che l'abbia visto Kow lo do per scontato...), che presenta moltissime analogie con "Una pallottola per Roy", peraltro citato all'interno del film, tra cui il climax finale, meraviglioso.

Invia una mail all'autore del commento wega  18/06/2008 21:40:37Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ah ecco, infatti..grazie, e sì, credo "Una pallottola per Roy" sia importante almeno tanto quanto "Il mistero del falco" per il cinema nero. Eddai oh mi sto preparando il commento su questo film e rientra proprio anche il discorso della Dark Lady che qui non è ancora ben definita etc etc. Beh almeno dai qualcosa allora ci sto capendo su 'sti noir. Sì ho letto di "La furia umana" e spero esca a breve con la collana in edicola. Grazie.