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L'IMPERATORE DEL NORD regia di Robert Aldrich

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dobel     6½ / 10  19/05/2010 10:58:43Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ossessivo e violento, questo bel film di Aldrich; ha i ritmi di una ballata country. La grande depressione (quella che più o meno stiamo passando anche noi o che passeremo fra poco se non scoppia prima una guerra mondiale) letta attraverso le gesta di un vagabondo (grande Lee Marvin) e un capo treno (grande il carpigiano Ernest Borgnin) che duellano scioccamente per tutto il film. E' una metafora, ovviamente: il vagabondo vuole riuscire a fare un viaggio sul treno senza pagare il biglietto, ma il capotreno del famigerato 19 giura che non vi riuscirà mai. Chi la spunterà? La nota più interessante, anche se la meno riuscita artisticamente (vista la minor caratura dell'interprete) viene dal personaggio di Sigaret. Lui vorrebbe essere come il vagabondo, ma non ne ha la stoffa né il cuore. Per lui tutto è un gioco; mentre essere vagabondi è uno stile di vita che ha delle regole ed un codice ben preciso. I valori morali descritti hanno una nettezza manicheistica, nonostante tutto rimane un film non pienamente riuscito anche se godibilissimo. Pare che la sceneggiatura dovesse essere girata da Peckinpah, che per tre anni lavorò al progetto: forse sarebbe sortito un piccolo capolavoro sulla scia di 'Convoy'. Sono indeciso fra il 6 1/2 e il 7... bè, in fin dei conti potrebbe essere migliore...