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IL PRIMO UOMO (2018) regia di Damien Chazelle

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Elmatty     9 / 10  02/11/2018 09:53:12Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Nell'approcciarmi a questo film involontariamente ho usato un approccio sbagliato.
Essendo un grande appassionato di astronomia e astronautica mi sarei aspettato un film incentrato sulla figura di Neil Armstrong ma anche sulla visione del Programma Apollo e della corsa alla Luna da parte dell'America.
Poi ho riflettuto e la risposta si trova già nel titolo: "Il primo uomo".
Il regista di La La Land ha incentrato la sua pellicola solo sull'uomo, su Armstrong e le sue convinzioni, idee, la sua forza.
La pellicola ha un taglio molto classico ma non per questo risulta meno riuscito.
E' molto coinvolgente nonostante si intuisca la trama fin da subito per chi conosce o per chi si è documentato, il regista ci immedesima nella figura di Armstrong.
E' un uomo quadrato, che non lascia intendere i suoi sentimenti, incentrato sul lavoro, che si sente a disagio in alcune situazioni, che deve sopportare una grande prova per un padre.
In questo quadro la scelta di Ryan Goslin come interprete dell'astronauta risulta pienamente azzeccata: il film ruota interamente su di lui e l'attore tiene in piedi la baracca egregiamente, non risulta mai forzato, estremamente credibile.
Il personaggio della moglie è fondamentale per apprezzare ulteriormente la figura di Armstrong perchè Chazelle la strutta per essere l'estensione stessa del personaggio principale, lei è lo sguardo visibile dello stato d'animo dell'astronauta.
Claire Fox è stata magistrale, forte e fragile allo stesso tempo.
La sceneggiatura è lineare, senza particolari colpi di scena (per chi conosce la storia), scritta molto bene nel suo mix di situazioni personali e il programma spaziale.
La regia di Chazelle è perfetta, in special modo nelle scene ambientate nello spazio, riesce a rendere bene la claustrofobia delle capsule quei tempi in cui tutto era un continuo esperimento e ogni nuova missione ci si addentrava in territori completamente sconosciuti.
Tecnicamente il film è ineccepibile: una fotografia un po' sgranata per addentrarci nel periodo storico, gli effetti speciali sono integrati magistralmente con le zone reali, una colonna sono poco presente ma presente nei punti giusti.
La parte dell'allunaggio è semplicemente STUPENDA: ha una tensione incredibile nonostante si sappia come va a finire, egregiamente rappresentata nella verità storica dell'evento.
E dopo le passeggiate sul suolo lunare crea un senso di vuoto ma anche una cosa che oramai sembra scomparsa nel nostro mondo: meraviglia.
Mi ha fatto capire l'importanza di meravigliarci, di provare questa sensazione di estasi per un qualcosa che non si vede tutti i giorni, l'importanza di vedere le cose sotto un'altra prospettiva.
E' una cosa bellissima che ci renderebbe tutti quanti persone migliori.
Un film davvero magistrale, vicino al capolavoro, non gli do il voto massimo perchè mi sarebbe piaciuto che fosse stato rappresentato meglio lo sforzo che gli USA hanno dovuto affrontare in pochi anni, da come in 8 anni si è passati dal primo uomo in orbita al primo uomo sulla Luna, un salto incredibile che mai più si che compiuto dopo quella impresa.
Straconsigliato.