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SUSPIRIA (2018) regia di Luca Guadagnino

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Cagliostro     4 / 10  21/01/2019 01:26:32Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Forse non dovrei commentarlo a caldo, ma non nego di essere irritato!
Amazon produce con un budget di circa 20 milioni di dollari questo film che, come mi pare assolutamente ovvio giusto e motivato, per adesso ha fatto un grosso buco nell'acqua incassando circa 6 milioni di dollari in tutto il Mondo...
Lasciamo perdere per un momento il film di Dario Argento, anzi lasciamolo proprio perdere del tutto perché, ad eccezione dei nomi e di una basica parte del soggetto, il film di Guadagnino con l'originale del 77 non ha quasi nulla a che vedere.
Il Suspiria di Guadagnino non è un remake e pur attingendo in particolare all'intera trilogia Argentiana sulle Tre Madri (sì purtroppo ha attinto anche a quella schifezza de La Terza Madre), è un film che si proietta maggiormente nell'immaginario artistico di autori come Zulawski e Tarkowsky e in quello degli autori che a questi due fanno riferimento, come in particolare Lars von Trier e Darren Aronofsky senza però dimenticarsi del cinema di Ken Russell.
E va be'... riferimenti artistici apprezzabilissimi e allora?
Non mi stancherò mai di dire quanto in un film sia fondamentale il ruolo della sceneggiatura e qui chi abbiamo come sceneggiatore? David Kajganich! Quello che ha già scritto per Luca Gudagnino l'improbabile remake de La Piscina intitolandolo A Bigger Splash? Sì, proprio lui ( e già tremo all'idea di quello che può aver fatto di quel capolavoro di Pet Sematary, il cui remake è prossimo ad uscire... e poi incominciare a scrivere qualcosa di originale senza deturpare le opere del passato proprio no?).
Ecco l'intento di politicizzare la storia di Suspiria calandolo in un contesto storico e sociale ben preciso e volendoci infilare di mezzo anche il nazismo e la seconda guerra mondiale, filosofizzando il tutto aggiungendoci le proiezioni e in particolare il transfert psicoanalitico trasformando quella che era una semplice , ma possente, favola orrifica, in una storia d'amore, di colpa e di espiazione che trova la propria catarsi in una proiezione orrifica del sabba, poteva essere una brillante idea, ma indubbiamente molto pericolosa e difficile da realizzare... molto difficile.
Il risultato infatti è un gran pasticcio narrativo. La storia non decolla mai! Non individua le motivazioni di base dei personaggi né fornisce degli archi di trasformazione degni di essere definiti tali. E non mi si contesti il presunto arco di trasformazione di Susie, perché è talmente posticcio e privo di qualsiasi progressione narrativa da risultare inesistente.
Il film risulta monotono, lento, noioso, senza suspense e si trascina avanti per oltre 2 ore e mezzo senza mai avvincere né coinvolgere. (almeno a me non mi ha avvinto né coinvolto, ma mi ha profondamente annoiato).
Il solo legante che ogni tanto mi ha dato qualche guizzo di speranza è stato con mia sorpresa la regia di Guadagnino. Eh sì, devo dire che alcune coreografie e alcune sequenze, specie quelle orrifiche che vedono protagonista Mia Goth, sono davvero belle e meritano una visione. peccato che qualsiasi sforzo registico sia poi reso vano da un montaggio involuto, frastagliato e assolutamente gratuito.
Anche il famigerato sabba se analizzato esclusivamente sotto un profilo di regia e fotografia sarebbe un momento memorabile, ma a causa della sua funzione narrativa e degli effetti visivi scivola rapidamente nel ridicolo e nella bruttezza assoluta... tanto da far impallidire anche Rob Zombie che ancora beve ettolitri di whisky per dimenticare quella ****** del suo The Lords of Salem...
Va be'...
In sintesi Suspiria 2018 è un film ben interpretato (Tilda Swinton è ormai una certezza... è capace di nobilitare anche i film peggiori e più arroganti della Terra) con una buona regia, anche se non sempre consona al contesto, che regala non poche suggestioni artistiche, ma con una sceneggiatura vergognosa e un impianto narrativo globale che fa ribrezzo.
Il budget di 20 milioni di dollari è assolutamente fuori luogo(ricordiamoci che un film dall'impianto simile, ma quello sì che era un capolavoro, Black Swan di Aronofsky ebbe un budget di 11 milioni e ne incassò, meritatamente, 270 in sole 6 settimane).
Anche le musiche del pur bravo Thom Yorke mi sono piaciute poco e, nel suo complesso, il film risulta vuoto, troppo vuoto sotto il profilo musicale.

Forse meno pretese e maggior umiltà avrebbero permesso agli autori di offrire al pubblico un film più interessante e sicuramente più dignitoso.

P.S.
La locandina è orripilante!
76eric  21/01/2019 14:04:58Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ti rispondo anche qui per dirti che

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E' anticonvenzionale il film, non era facile, ma penso che sia comunque un' ottima reinterpretazione, tutto sommato e nonostante i difetti. Cercherò di rivederlo a breve..
Invia una mail all'autore del commento roizzz  23/01/2019 09:32:02Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
hai analizzato i difetti del film in modo esemplare. Complimenti davvero.