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SOLDADO regia di Stefano Sollima

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Thorondir     7 / 10  05/07/2019 10:49:16Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il "seguito" di Sicario affidato nelle mani del nostro Sollima è un film che ripercorre a livello visivo e stilistico il precedente: la regia è solida e mai abbandonata a svolazzi o a velocissimi tagli di montaggio. Anche nelle scene delle sparatorie la mano di Sollima rimane quasi quella di un regista della New Hollywood. Di nuovo azzeccata la fotografia, anche se siamo su un piano meno riuscito di quella di quel mostro di Deakins, perchè in Soldado qua e là questa appare un po' troppo enfatizzata.

La storia è di nuovo ambientata al confine tra Usa e Messico, ma quì con venature maggiormente gangster e internazionali: se il film di Villeneuve era concentrato sulla criminalità messicana, quì lo sguardo si amplia, almeno nella sua prima parte. Ritroviamo alcuni personaggi già visti (Brolin e Del Toro) che però soffrono di un retroterra già dato per scontato e quindi appaiono un po' abbozzati. Sembrano "macchine" non umane, automatismi in carne ed ossa. Su questo piano il film fallisce rispetto a "Sicario": lì la rigorosità della messa in scena e del racconto era stemperato da pause poetiche capaci di far affiorare un sentimentalismo che credevamo sconosciuto a quei personaggi, quì si cerca (soprattutto nella seconda parte), una ricerca abbastanza fine a se stessa dell'elemento emozionale (il rapporto tra Del Toro e la ragazza), anche se questo rimane poco calcato, perchè la sceneggiatura non riesce a dare veramente forza a queste relazioni tra i personaggi. Ecco quindi che manca l'impalcatura complessiva del film di Villeneuve, la sua critica spietata alla non-lotta americana contro il narcotraffico e le gang. In questo film siamo ancora "nel paese dei lupi" (come diceva Del Toro alla fine del precedente) ma non c'è la forza in grado di elevare il film, che comunque, con il suo stile asettico e quasi distaccato e grazie alla mano ferma di Sollima, ci da speranza che il regista nostrano possa fare altri film oltreoceano.