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GARAGE OLIMPO regia di Marco Bechis

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strange_river     8½ / 10  24/09/2008 18:38:39Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Non ci si aspetti di potersi lasciar andare alle emozioni, che siano rabbia o lacrime, da questo film perchè è esattamente un'operazione contraria quella che mette in atto Bechis. Ed è il suo grande merito.
Aver saputo raccontare freddamente e con grande attenzione ai dettagli psicologici del rapporto torturatore/prigioniero, così precisamente come solo chi lo ha vissuto può essere in grado di riproporre, senza mai ricercare una facile empatia con il pubblico, produce in chi lo guarda un agghiacciamento progressivo e speculare alla situazione delle persone lì in balia dei loro torturatori.
A ricordarci che la prima regola di ogni luogo di prigionia di qualsiasi dittautura è annullare l'identità delle persone rinchiuse, leva di torno qualsiasi possibile appiglio consolatorio e di speranza, perchè dentro i Garage Olimpo semplicemente non ve n'erano.
Solamente nelle ultime immagini di quell'atroce volo sul mare, ma accompagnato dalla dolcissima musica argentina, Bechis concede di poter sentire e credere che la fine cui andavano incontro non ha cancellato l'umanità che quell'aereo portava a bordo.
E nell'ultimo sguardo di Maria non c'è quasi rabbia, ma forse solo infinita tristezza per chi come Felix non lo poteva capire.