The Gaunt 6½ / 10 09/11/2018 21:03:31 » Rispondi Tutte le figure centrali di Fashionista hanno delle dipendenze ai limiti della paranoia pura. Accumulare vestiti, indossare sempre capi diversi, fino alle dipendenze sessuali che non portano mai ad una vera soddisfazione o un completo appagamento personale. E' sempre una coazione a ripetere da cui ti puoi liberare momentaneamente, ma che devi sostituire con una nuova in uno stato di perenne bisogno quasi di sentirsi vivi. La narrazione non è mai lineare, di pari passo con il carattere schizofrenico dei suoi personaggi con continui flashback e flasforwards che possono certamente creare un discreto spiazzamento, come sottolineato dalla dedica finale a Nicholas Roeg. Rumley non è certo un regista convenzionale, magari non perfetto in certi passaggi, ma che possiede una forte impronta personale.