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L'ORA DEL LUPO regia di Ingmar Bergman

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ferzbox     8½ / 10  27/08/2015 18:45:10Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Fiuuu....che diavolo di film questo di Bergman; non sono sconosciuto alla sua regia, avevo visto altre opere, quindi ero abbastanza consapevole di cosa stavo per vedere, però certo, questa pellicola è un incubo ad occhi aperti.....
Qui si assaporano le paure del passato, si affrontano gli scheletri nell'armadio, si concretizzano in forma fisica i demoni dell'inconscio, "L'ombra del lupo" è un viaggio nell'isolamento umano, una metafora grottesca che rappresenta la caduta nei baratri della mente, un confronto tra razionalità e follia, il soffocamento dell'amore per mano del crudele destino, la mancata fiducia e autostima con conseguenze annesse....un incubo vero, fatto di deliri e insicurezze, cupo, ambiguo, disagevole, inquietante e visionario....
Molte cose mi sono arrivate ad urto, altre ho cercato di assimilarle con i miei ragionamenti e pensieri, ma non si tratta di un film da vedere una volta sola, è una di quelle pellicole che bisogna rivedere più volte per poterne cogliere le diverse sfumature, i significati nascosti.....
Ammirevole tecnicamente, ottimi utilizzi delle luci, splendidi attori, curiosa impostazione teatrale(bhè, Bergman si sa...) e magnifica interazione con il pubblico, sopratutto evidente nei monologhi della moglie del pittore interpretata da Liv Ullmann......
Notevole....e concordo sulla scena del fiammifero citata da altri utenti....stupenda....e non solo quella, alcuni primi piani sono splendidi, nonchè la carrellata circolare durante il pranzo al castello.....impeccabile...
Un opera di grande intensità che azzarda ad entrare nella follia umana come un pittore azzarda a riportare su tela ciò che vede.....
hghgg  21/09/2015 18:45:49Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
La sequenza del bambino, la sequenza del bambino... Disintegra ogni film horror moderno e il 99% degli horror di ogni tempo in quanto a tensione e inquietudine...

Sono felice di aver magari un po' contribuito a spargere il morbo di questo film, visto quanto ho scassato sull'argomento.
ferzbox  21/09/2015 21:40:00Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Bhè, è senz'altro impressionante che una tale profondità narrativa e registica riesca anche a terrorizzare quanto un film horror...ma non tanto per il concetto di paura e basta, perchè quello può trasmetterlo qualunque film, più che altro sbalordisce il fatto che le stesse situazioni riescano, in alcuni momenti, ad essere come un "comune" film dell'orrore....
In realtà ci sono molteplici fattori che alimentano l'orrore di questa pellicola...si crea una specie di patina lugubre intorno a quel luogo....un isola poi...il posto più isolato del mondo....la follia....l'ambiguità e la prova netta che esista qualcosa di incomprensibile e agghiacciante....l'artisticità di Bergman trasforma questa esperienza in qualcosa di più vicino; si cerca di concentrarsi per capire il messaggio autoriale e si rimane spiazzati da un orrore che non ti aspetteresti......e poi c'è tutto il resto; solo il pittore apre un universo di considerazioni....e gli altri non sono da meno...
hghgg  21/09/2015 22:46:37Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
... E poi c'è l'immedesimazione. Dici bene, uno è concentrato a cogliere significati dei complessi dialoghi e si ritrova perso nella follia che colpisce i protagonisti, immerso come loro in un'atmosfera letteralmente indescrivibile (personalmente l'ho ritrovata, in un "mood" più moderno, solo nel Lynch di "Strade perdute" che Lynch questo film deve adorarlo) tra orrori che sono invenzioni della mente, fantasie, fantasmi nel buio eppure REALI, CONCRETI e tu questo lo avverti, sempre di più. Io l'ho visto due volte e due volte ne sono uscito sconvolto... Poi certo c'è il lato tecnico, una fotografia mostruosamente bella.

Il dialogo del pittore, eh.
hghgg  21/09/2015 22:49:11Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
E ho avuto PAURA. Per questo dico che è il mio film "horror" preferito. Il dialogo di Von Sydow con il cerino è il vertice di un rombo che vede ai lati la follia di Torrence in "Shining" e gli occhi della Adjani in "Possession" e in basso la claustrofobia assassina di "Alien".
ferzbox  22/09/2015 01:55:19Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
.....eh eh...ammazza, ce vedi tutto....lo credo che ti fa paura ;-)
Cmq si, è un viaggio nella follia umana....inquietante parecchio, riesce a penetrare nelle ossa se lo si segue con attenzione....
hghgg  22/09/2015 08:31:26Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Esattamente. Hai detto tutto.