caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

L'APPARIZIONE regia di Xavier Giannoli

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
Mauro@Lanari     5 / 10  07/10/2019 13:13:37Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Più semplice di quanto sembri: Giannoli fa del metacinema scegliendo Lindon come suo alter ego scenico, il quale s'interroga sulla misura in cui ogni tipo di rappresentazione, artistica e non, colga la realtà. Pirandello? Rashomon? Il Korzybski del rapporto mappa-territorio? Problema logico ancor prima che metafisico o persino religioso. Il regista francese parte pimpante e s'aren'anche lui nel loop causale: il mistero non può che restare mistero e perciò può solo essere spiegato/mostrato come tale. Non so se sia vero, ma una ricerca della Verità che si basa su questi presupposti si condann'al fallimento per principio. Fors'allora conviene seguir'il consiglio di Wittgenstein: "Wovon man nicht sprechen kann, daruber muss man schweigen"*, "Su ciò di cui non si è in grado di parlare, si deve tacere". E si deve smettere di filmare. La cifra stilistica è consona: per sottrazione fin'all'evanescenza.

*Il sw m'obblig'ad eliminare l'Umlaut.

Mauro Lanari