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IL GRANDE DITTATORE regia di Charles Chaplin

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BlueBlaster     7½ / 10  12/01/2016 01:53:56Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Un'opera "enorme" per l'epoca...coraggioso, irriverente, con riflessioni profonde e portatore di principi di pace proprio nel periodo in cui esplodeva il delirio della Seconda Guerra Mondiale. Ciò che, al termine del film, auspica Chaplin non è mai stato più lontano da quello che realmente accadrà nei successivi 5 anni...milioni di morti, Guerra Totale, miseria e macerie, olocausto ebreo, bombe atomiche!!!

Indubbiamente una pietra miliare ma indubbiamente anche un film lontano dai canoni a cui uno spettatore come me è abituato e perciò un film che non mi ha appagato appieno a fronte del suo status di capolavoro.
Per alcuni aspetti è geniale, ha delle gag molto divertenti ed è ben girato.
Ho notato però una certa difficoltà di Charlie Chaplin come attore di Cinema sonoro...cerca quindi di inserire le classiche sequenze da "classico comico muto", vedasi inizio del film o le parti di litigi con i militari e le padellate, con tanto di scene velocizzate ecc... A me sto tipo di comicità anni 20/30 rimane proprio sullo stomaco e fa ben poco ridere!
Ho visionato la versione in cui Chaplin/Hitler è doppiato da Oreste Lionello e mi è piaciuto, l'attore poi è formidabile come presenza scenica e somiglianza con il fuhrer.

Tutte le parti della trama riguardanti il ghetto e il rapporto con la giovane ebrea mi hanno annoiato, le ho trovate melodrammatiche e buoniste a fronte degli altri momenti in cui dilaga la dissacrante satira contro il nazismo ed il fascismo. A tal proposito la parte che ho trovato irresistibile e che rende da sola meritevole di visione il film è tutta quella in cui Hitler e Mussolini (con nomi alterati) si incontrano ed i vezzi di entrambi vengono caricati all'ennesima potenza con successiva "sfida di prestigio" che finisce in lotta con il cibo...l'arrivo alla stazione di Benito, loro sulla poltrona del barbiere ecc...
Simpaticissime anche le statue che fanno il saluto nazista, la sequenza della moneta nel budino, Hitler che non ha tempo di farsi fare il ritratto e lo scambio di persona finale.
Il monologo finale è un immortale inno alla pace più che doveroso da parte di Chaplin, purtroppo un pò troppo lungo ed ostentato il che ne sminuisce l'efficacia.

L'ho visto in onore del ritorno sul grande schermo della versione restaurata ed in un mio personale periodo di riscoperta di pellicole sul Terzo Reich...non so se lo avrei visto con interesse in caso contrario e non so se avrò ancora voglia di rivederlo, indice che non l'ho trovato trascendentale.
Resta comunque un gioiello dell'umanità a livello oggettivo, anche solo per l'audacia nel realizzarlo.