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IL VAMPIRO (1932) regia di Carl Theodor Dreyer

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barbuti75     8½ / 10  29/01/2011 18:00:35Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Vampyr può essere considerato il terzo film sul vampirismo in ordine di tempo, preceduto solo dal Nosferatu di Murnau e dal Dracula di Browning.
la grande novità che Dreyer porta sullo schermo è in primis legata alla tradizione romanzesca. Infatti egli decide di ispirarsi non al Dracula di Stoker, ma al "Carmilla" di LeFanu.
Il film gioca sin dal primo minuto sull'iconografia e sugli stereotipi del cinema espressionista tedesco, regalando allo spettatore squarci di luci ed ombre che si insinuano sottopelle incutendo un senso di smarrimento e ti terrore latenti.
L'uomo con la falce inquadrato all'inizio del film permea la pellicola di inquietudine e ci introduce al clima di terrore del paese dove si svolge la vicenda.
Film parzialmente muto (venne infatti sonorizzato solo in seguito), Vampyr deve il suo successo agli ambienti naturali in cui Dreyer decise di girare la pellicola e al sapiente uso delle ombre che ricordano da vicino il già citato "Nosferatu" accentuandone per quanto possibile l'uso espressionista.
Il contninuo sovrapporsi di realtà e sogno (il protagonista è un preveggente) accentuano il senso di minaccia che si avverte durante la visione.
Assolutamente geniale e innovativo fu l'utilizzo della scena della bara in soggetiva dove

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