caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

IL VAMPIRO (1932) regia di Carl Theodor Dreyer

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
Guy Picciotto     9½ / 10  09/11/2011 14:22:01Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
capolavoro, di necroflia, di permante disattesa suspance.
Dreyer sceglie di non comunicare (e non per il tran tran del muto), il rifiuto di comunicare è un mezzo di comunicare più ostile, il più potente forse, un po come Rimbaud che per non comunicare più rinunciò ....o altrimenti, è per avere rinunciato che cessò di comunicare, Nessuno saprà se siano stati l'orrore (la debolezza) o il pudore a imporre la rinuncia a Rimbaud, E possibile che i confini dell'onore si siano ritirati (più nessun Dio), come anche in Dreyer e i suoi decenni di silenzio tra un film e l'altro.
A ogni modo parlare di debolezza ha poco senso, Dreyer come Rimbaud mantenne la sua volontà di estremo su altri piani, sopratutto quello della rinuncia, è possibile abbiano rinunciato perchè troppo esigenti per sopportare e troppo lucidi per non vedere.