caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

LA GRANDE ILLUSIONE regia di Jean Renoir

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
amterme63     8 / 10  28/01/2007 23:06:39Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Questo film è proprio una “grande illusione”, un sogno ad occhi aperti, una fantasia quasi irreale e utopica. Lo scopo è quello di dimostrare che le persone sono tutte uguali, francesi o tedesche che siano. Quella cosa assurda che si chiama guerra, quei pazzi che l’hanno provocata sono passati sopra la testa delle singole persone, che invece non provano odio reciproco. Quelli che vengono dipinti come persone cattive o odiose, i rappresentanti del male, sono solo persone come noi, se non meglio di noi. L’altro non è come lo dipingiamo. Allora perché fare guerra se siamo tutti fratelli?
Questi sono i quesiti posti da questo film uscito nel 1937, quando ormai si vedeva profilare una nuova guerra fra Francia e Germania. Certo che effetto possono avere simili appelli se uno stato è in balia di un dittatore che manipola le coscienze e che si crede in diritto di guidare una nazione alla conquista del suo spazio vitale? Evidentemente solo un’opinione pubblica libera può raccogliere simili appelli, ma solo in nazioni che sanno cosa vuol dire la distruzione e le carneficine provocate dalle guerre (gli Usa di Bush nel 2003 forse non sapevano bene cosa avrebbero provocato).
Jean Renoir ci prova, dipingendo però in maniera troppo edulcorata la realtà e anche forse un po’ troppo sentimentale (l’episodio della vedova tedesca). Insieme alla critica della guerra c’è anche l’attestare che le differenze sociali non creano più il valore delle persone.
Le perle del film sono soprattutto le recitazioni degli attori, Jean Gabin e soprattutto il grande Erich von Stroheim. Dà uno spessore tragico e profondo al suo personaggio che vale tutto il film.
eizenstein  20/07/2007 12:47:55Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ti disturbo perchè sono un appassionato di cinema, assolutamente ignorante riguardo ai film francesi. Ho sempre rinviato la visione di Renoir, Traffaut, Godard al momento in cui avrei imparato il francese, cosa ancora non avvenuta. Secondo te è possibile vederli col doppiaggio in italiano o per goderli è necessario vederli in lingua originale?
Come stile Renoir è simile ai nostri neorealisti (De Sica, Rossellini) o al grande von Stroheim di Greed? Mi sapresti dire quali siano i suoi maggiori pregi come regista e le caratteristiche dei suoi film.
Ti ringrazio anticipatamente e se hai tempo apprezzerei tuoi consigli.
amterme63  21/07/2007 21:10:33Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ahimé, anch'io sono molto ignorante come te riguardo al cinema. Ho visto così poco. Perciò se ti dico qualcosa è qualcosa di imperfetto e non lo prendere alla lettera. La cosa migliore è se tu stesso cerci questi grandi capolavori. Se tu li trovi in lingua originale con sottotitoli, perfetto; altrimenti vanno anche i vecchi VHS di una volta. Infatti questo film l'ho scovato in una biblioteca ed era solo in italiano. Il senso del film e lo stile lo si capisce lo stesso.
Figurati. Ho visto un solo film di Renoir! Comunque ti posso dire che non sono simili né ai neorealisti, né al cinema quasi espressionista di Stroheim (di lui ho visto solo Femmine Folli). I francesi hanno in genere un tocco molto delicato nel raccontare, sono quasi dei poeti, anche se parlano di fuorilegge o di situazioni disagiate. Continua a vedere i grandi capolavori del passato, sono così belli in confronto ai film di ora.