quaker 10 / 10 15/04/2007 23:25:11 » Rispondi Mi par brutto non dare 10, anche se confesso di avere scaricato questo film, in condizioni tanto scadenti da non averlo potuto forse apprezzare a dovere. La lettura più ovvia è quella della equazione Ivan = Stalin, ed in effetti, durante la grande guerra patriottica, come i sovietici chiamarono la II guerra mondiale, tutti erano costretti a far propaganda: ne andava del destino della Patria. Rimane comunque un grande affresco storico, girato senza dubbio con mezzi limitati (ma la scena finale di massa del popolo di Mosca che in processione si reca da Ivan rimane memorabile, e deve avere richiesto un certo sforzo anche alla produzione). Ejsenstejn sa sfruttare mirabilmente il primo piano e soprattutto riesce a far andare d'accordo una puntuale ricostruzione storica con una intensa drammatizzazione della (prima parte: dopo verrà la pazzia) vicenda anche umana di Ivan. La proiezione delle ombre, e specie della barba di Ivan sembrerà oggi e di maniera, come pure il suo primo piano, con lo sfondo della processione nella scena finale, ma non sono esercizi di retorica registica, quanto, secondo me, esperimenti cinematografici di alto livello, che inoltre corrispondono all'esigenza di far "piacere" il film anche allo spettatore medio russo. dell'epoca.