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IVAN IL TERRIBILE regia di Sergej M. Ejzenstejn

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ULTRAVIOLENCE78     8½ / 10  06/11/2008 02:37:54Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Esemplare connubio di tecnica e di sostanza. Il formalismo di Sergej M. Ejzenstejn –che dovrebbe costituire la base teorica di qualsiasi cineasta- non si limita, infatti, alla messa in atto di inquadrature stilisticamente perfette, ma giunge ad imprimere ad esse uno spessore, sotto il profilo emotivo e del pathos, che non ha eguali. Funzionale a questo modo di concepire il cinema è la cifra interpretativa degli attori, le cui espressioni e battute, nella loro enfatizzazione, si giustappongono egregiamente al carattere formale della regia, amplificandone ulteriormente i risultati. I giochi di chiaro-scuri, le ombre, le posizioni plastiche degli interpreti, i loro volti –spesso ripresi attraverso inquadrature che li ritraggono in una sorta di confronto simmetrico- contribuiscono ad accentuare lo sviluppo drammatico della trama, secondo un crescendo “shakespeariano” che pone al centro la grande ambizione di un uomo votato allo Stato, insidiata dalle invidie e dalla avidità di chi, in spregio al benessere pubblico, ha a cuore soltanto quello privato.
Memorabile la scena finale, nella quale lo Zar si riscatta dalle avversità patite a cause dei propri avversari politici, mirando la fiumana di gente del popolo accorsa presso il suo ritiro per sostenerlo ed inneggiarlo.