Guy Picciotto 10 / 10 11/11/2009 22:04:01 » Rispondi che ne parlo a fà?....oltre al taglio vertiginosamente espressionista di ogni inquadratura, shakesperiano in ogni postura (recitare per tutto il film con gli occhi fuori dalle orbite), anche facciale, senza dubbio un film come questo conferisce levatura al termine "classicità", non solo nel cinema ma nell'arte in generale, io dico che un' opera oltre che essere concettuale (ben venga per carità) dovrebbe usare la tecnica come mezzo per la catarsi, non come fine. Allora dovremmo incensare tanti film o opere d'avanguardia solo perchè hanno spinto oltre il visivo-decorativo ? Io trovo che ci debba essere altro in un' opera e l' avanguardia è ridicola, lo dice il termine stesso: avanguardia, ovvero quello che è avanti: ma quello che è avanti un giorno sarà raggiunto e canonizzato, quindi il pionerismo è decisamente superfluo. Ci vuole il classicismo in un' opera, la quale si fa beffe di ogni eventuale avanguardia (che è storica) per raggiungere lo stato di "immortale" e “fuori dal tempo”. Sergej M. Ejzenstejn non faceva solo avanguardia, era anche un fottuto decoratore dell' apocalisse interiore. Questo film sta li, tra i primi 10 di tutti i tempi, CLASSICO, per sempre nei secoli.