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SANTIAGO, ITALIA regia di Nanni Moretti

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Invia una mail all'autore del commento kowalsky     7½ / 10  15/12/2018 01:45:07Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il vero "Golpe" qui è la totale dissertazione degli spettatori nelle sale. Quelli che incensano unicamente scialbi film musicali, v. Bohemian Rapsody o E' nata una stella, figuriamoci se vanno a vedere Moretti che parla del Colpo di Stato Cileno... Che se non avesse dissertato un po' superficialmente dell'Italia di oggi mettendola in relazione al regime di Pinochet, avrebbe fatto forse il suo miglior film dai tempi di "Caro diario". Se l'Italia di oggi è quella dei militari cileni, mi domando perché Moretti non abbia avuto il coraggio di parlare delle responsabilità del Vaticano nella dittatura Cilena durata decenni. Ma riserve a parte, il film è un docu-drama eccellente. Le testimonianze dei sopravvissuti tolgono il fiato, l'emozione si mescola a un'ironia stridente in realtà amarissima quando si parla di torture. I momenti migliori il racconto dei rifugiati nelle Ambasciate, dove è facile immaginare il grado di solidarietà di militanza di condivisione ideologica e patriottica di tante persone. La rabbia di chi vede questo film si identifica nelle parole serafiche e ciniche dei membri dell'esercito. Un film per molti versi sobrio asciutto ma discretamente "osservante", nella migliore accezione del termine. Forse poi sì avrei voluto vedere un altro film il "dopo" senza limitarsi a rimpiangere un vescovo che, unico tra i tanti, aveva dalla sua un idealismo umano unico e raro. In ogni caso, un film da non perdere perché vale sempre la pena sapere, conoscere, ricordare