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MACCHINE MORTALI regia di Christian Rivers

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Manticora     8 / 10  16/12/2018 16:50:36Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il film purtroppo rischia di essere un flop al botteghino, ma sapete che vi dico? Che invece rappresenta una piacevole sorpresa! Cristian Rivers si è fatto le ossa come regista di seconda unità, dal signore degli anelli, a lo hobbit il suo percorso artistico si interseca con quello di Peter Jakson. Dal punto di vista visivo Rivers non ha nulla da invidiare al suo epigono,anzi. All'inizio c'è una ripresa che parte radente sulla città di Londra per poi sollevarsi, e senza stacchi fare una panoramica semicircolare che a volo d'uccello alla fine si infila letteralmente nella sala comandi della città semovente, non un semplice virtuosismo tecnico, ma pensato e fatto con uno scopo, mostrare Londra, come un enorme entità vivente in movimento. Oltre a questo la regia di Rivers è solida, senza fronzoli, anzi và dritta al punto, grande gestione del budget, che se sono solo 100 milioni di dollari e poco più c'è da fargli i complimenti, perchè sullo schermo sembrano almeno il doppio. L'uso della narrazione per evocare fatti ed avvenimenti è il più vecchio escamotage narrativo di sempre, ma serve egregiamente alla storia. Arriviamo ai personaggi , su tutti domina in maniera potente la new entry Hera Hilman, alias Hester Shaw, che dà spessore, forza e dinamicità ad un personaggio veramente interessante.Robert Sheehan dopo Misfits era un pò sparito, ma qui ritorna alla grande, anche se ovviamente i personaggi maschili sono volutamente ad un gradino più basso di quelli femminili, rappresentati forti, intraprendenti e dalla forte personalità. In questo si distingue anche Jihae, la cantante coreana è un valore aggiunto non da poco, e volutamente molto fico, accattivante come si conviene ad una grande eroina. Qualcuno ha detto che la sceneggiatura è prevedibile, lo è come la maggior parte dei blockbuster ma presenta anche aspetti inediti, dando vita ad una storia dura, dove morte e distruzione non sono risparmiati, e in cui la tracotanza maschile è figlia di una guerra catastrofica che ha fatto quasi estinguere il genere umano e annientato il pianeta. In tutto questo il villain incarnato da Hugo Weaving rappresenta bene la controparte maschile, assetata di potere, e per cui la guerra è solo un mezzo per raggiungere i propri scopi, l'attore australiano riesce ad essere una vera canaglia dando vita probabilmente al miglior CATTIVO dai tempi dell'agente Smith. La sceneggiatura di Jackson, Philippa Boyens e Fran Walsh funziona perfettamente, tutto si incastra, in un film di azione ed inseguimenti dove i tempi morti sono quasi assenti. Mi ha molto colpito poi l'intermezzo narrativo rappresentato dal rapporto tra Hester e Shrike, una sorta di cyborg che le ha salvato la vita, in quella parte il rapporto alla Frankenstein tra umana e semi-umano è veramente ben fatto, aggiungendo parecchio ad una vicenda non scontata. Infine un plauso oltre agli effetti speciali anche alle miniature, costumi e scenografie e macchinari ideati come sempre dalla sempre grandiosa Weta che ha lavorato al Lord e a lo Hobbit, buone le musiche di JunkieXL. Peccato per la scarsa promozione di un film che sarebbe potuto essere presentato e spinto meglio verso un pubblico che ormai si accontenta del già visto senza provare curiosità per qualcosa di nuovo nel genere Steapunk.
cookontheroad  24/01/2019 23:49:12Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
perdonami, ma secondo me hai visto un altro film oppure non ne capisci nulla di cinema. non c'è altra spiegazione.