caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

COLD WAR (2018) regia di Paweł Pawlikowski

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
Terry Malloy     4 / 10  21/12/2018 15:27:06Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Forse sto diventando vecchio e quindi allergico alle banalità, ma questo film più che essere candidato all'oscar, dovrebbe candidarsi a essere uno dei film più brutti della storia del cinema europeo.
Il film è confuso sotto tutti i piani: storia difficile da seguire, non si capisce quale sia l'istanza narrante (lui, lei, la coppia?), non si capisce dove origini il legame tra i due protagonisti, non si capisce quale sia il tema del film, l'obiettivo dello storytelling, la posizione etica del regista, la posizione gnoseologica riguardo all'intreccio tra storia privata e grande storia, non si capiscono i salti temporali, né le motivazioni intrinseche dei personaggi. Lo consiglierei per una sezione della manualistica inerente alla sceneggiatura su quali siano gli errori da evitare per far funzionare uno script.
Il film sembra che parta da un'indagine etno-musicologica, sembra Bachtin che si aggira per l'Europa orientale, poi passa a una sorta di progetto talent su chi sa cantare meglio, bene parte la storia: due soggetti che dicono di amarsi dall'inizio alla fine del film, ma poi la Storia li divide e finiscono a farsi più male che altro.
Tutto questo con una confusione estetica notevole: musica popolare polacca (anche gradevole), ma il film si conclude con le variazioni Goldberg di Bach che poco c'entrano in generale con la storia e il progetto del film (peraltro un pezzo che di "popolare" non ha nulla, è semplicemente bello per chiudere un film, grazie al ***** ci riesco anche io), il film è in b/n ma la televisione americana ha raggiunto livelli di perfezione nel racconto storicistico col colore, rendendo perfettamente le atmosfere e i colori di quegli anni (la fotografia di The Americans: che il film peraltro riecheggia totalmente nel finale), insomma: un film brutto, stupido, facilone e catchy di cui non sentivamo assolutamente il bisogno.