Dom Cobb 8 / 10 09/11/2014 19:02:36 » Rispondi Un piccolo iguanodonte viene allevato da una famiglia di lemuri; quando la loro casa viene completamente distrutta da una pioggia di meteoriti, i pochi sopravvissuti sono costretti a unirsi a un branco di altri dinosauri intenzionati a raggiungere i tanto sospirati terreni di cova con una lunga marcia attraverso il deserto... Di tutti i classici anomali prodotti dalla Disney nel corso dei decenni, questo è senza dubbio il più anomalo, tanto più che molte persone neanche lo considerano un classico vero e proprio. Nato da un'idea del Paul Verhoven di Basic Instinct e del collaboratore della ILM (la casa di effetti speciali fondata da George Lucas) Phil Tippet e risultato di una gestione iniziata a metà anni '90, Dinosauri può essere accusato di molte cose, ma non di non avere coraggio per il modo in cui si stacca completamente dal genere animato che aveva regnato sovrano fino all'anno precedente, sia nello stile che nella storia. Dinosauri è il primo classico nella storia degli studios in cui l'animazione a mano viene del tutto scartata a favore di una tecnica che sottolinea l'avanzamento delle tecnologie computerizzate: personaggi creati al computer con sorprendente realismo vengono inseriti in un ambiente naturale, con sfondi ripresi in varie parti di tutto il mondo per garantire un look diverso e profondamente suggestivo.
Tale look è l'indubbio protagonista della meravigliosa sequenza iniziale, diventata col tempo una specie di cult separata dal resto del film.
Questa tecnica concede al film anche un'atmosfera molto diversa da quella degli altri classici: non c'è traccia alcuna della magia tipica delle produzioni Disney e le atmosfere sono intrise di una crudezza inusuale dall'inizio alla fine. A ciò contribuisce anche l'approccio con cui si affronta la storia: non che essa sia particolarmente originale o piena di sorprese,
Si possono individuare nella struttura di base molte similarità con la Valle Incantata di Don Bluth
ma per essere un film per bambini (o almeno, un film considerato tale), si prende dannatamente sul serio. Fin dall'inaspettato prologo, la storia è zeppa di momenti che definire non adatti a un pubblico di giovanissimi significa minimizzare.
L'attacco iniziale del Carnotauro, la pioggia di meteoriti, i Velociraptor e lo scontro finale contro il "cattivo" predatore sono tutte scene per le quali sento di sconsigliare questo film a persone sotto a una certa età.
Ma ciò lo rende un brutto film? Non necessariamente: secondo me, lo rende solo un film per un pubblico diverso, in particolare per i più grandicelli, i quali saranno in grado di apprezzare maggiormente le atmosfere crude e le violente scene d'azione, complice anche la sostanziale assenza di momenti "bambineschi". Certo, i personaggi sono un po' tagliati con l'accetta, ma non sono affatto antipatici, e il fatto che parlino non ha mai rappresentato un problema per me, dato che neanche i dialoghi sono scritti male; certo, la storia non lascia nulla dietro ed è priva di tematiche forti, ma non è un crimine, dato che non tutti i film devono per forza insegnare qualcosa. Inoltre, bisogna menzionare una delle star indiscusse della pellicola, ossia la brillante colonna sonora di James Newton Howard, anch'essa diventata quasi un cult ed istantaneamente riconoscibile. E' grazie ad essa se il film guadagna ulteriormente in spettacolarità ed epicità, specie considerando la natura derivativa della trama e dei personaggi. In conclusione, Dinosauri è una pellicola valida; non ha nulla che lo renda grande, e quei pochi difetti che ha potrebbero irritare alcune persone, ma chi si avvicina a questo film penso che sappia cosa aspettarsi. Per quanto mi riguarda, sono certo di riguardarmelo più di una volta in futuro.