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IL SIGNORE DEGLI ANELLI: LE DUE TORRI regia di Peter Jackson

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stratoZ     8 / 10  26/07/2023 14:10:38Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
ATTENZIONE POSSIBILI SPOILER

E dopo La compagnia dell'anello ecco che si prosegue con questo secondo capitolo, per me allo stesso livello del precedente, forse questo un po' più godibile nell'azione e nelle vicende perché non necessita di una lunga introduzione dei personaggi come accade nella prima parte.

Le due torri, che prende il nome dall'alleanza tra le torri di Sauron a Mordor e di Saruman a Isengard si può dividere principalmente in due macroparti, una iniziale di ricerca, viaggio e preparazione alla guerra, la seconda è la battaglia del fosso di Helm.

Nella prima parte il film mantiene uno stile molto simile alla fine del primo capitolo, alterna con un montaggio parallelo le principali vicende dei membri della Compagnia dell'anello. Frodo e Sam sono impegnati a raggiungere Mordor per distruggere finalmente questo anello, sono sperduti perché la strada è molto complicata ma l'incontro con Gollum che proverà a fregargli l'anello si rivela fondamentale e dopo averlo messo a guinzaglio lui stesso li porterà alle porte di Mordor. Qui emerge per la prima volta la vera personalità di Gollum, che si dimostra un personaggio ben più interessante di quanto sembrasse nel primo capitolo, viene sottolineato il dualismo, o meglio la personalità alternativa creata dall'anello, in realtà il suo vero nome è Smigol e ora entrambe queste personalità combattono all'interno dello stesso corpo, una sorta di conflitto interno tra bene e male. Poi oh Gollum/Smigol si rivela uno dei personaggi più in gamba del film, dopo che tutti i grandi fenomeni della compagnia dell'anello, Frodo compreso, dicevano quanto è difficile raggiungere Mordor lui invece fa letteralmente, "venite seguitemi" e la scena dopo sono alle porte di Mordor, un mito.

Bellina anche la parte in cui attraversano la palude, un po' più dark fantasy ma anche lisergica con le allucinazioni probabilmente causate dall'anello che subisce Frodo.

Per quanto riguarda Merry e Pipino hanno una storia totalmente parallela in questo film, non arrivando a reincontrarsi mai col resto della Compagnia, questa parte, in particolare tutte le sequenze nella foresta con gli Ent si contrappongono come stile e ritmo al resto dell'opera, ben più dinamico, mostrando come gli alberi, esseri saggi e dalla vita millenaria, vivano all'opposto della frenesia dell'uomo intento a conquistare tutto, è una parte che in se metterebbe un senso di calma e rilassatezza, se non fosse che nel frattempo dall'altra parte sta succedendo un casino. E diciamo che qui vi è un riferimento all'ecologismo, soprattutto alla fine con la vendetta degli alberi su Saruman, colpevole della deforestazione e di aver ucciso diversi amici alberi di Treebeard, a questo proposito Jackson con l'espediente della diga che viene distrutta ricorre alla metafora dell'acqua che va a pulire le malefatte umane, come una pioggia purificante solo che questo è un torrente in piena bello grosso, che spazzerà via tutti i sotterranei e le fucine di Saruman.

E poi la parte riguardante Aragorn, Legolas e Gimli, inizialmente a caccia di orchi, poi andranno - assieme ad un Gandalf resuscitato - ad aiutare il regno di Rohan e il suo re per l'imminente minaccia di un'invasione da parte delle truppe di Sauron e di Saruman, in numero sproporzionatamente maggiore andando fino al fosso di Helm dove Theoden - il re - vuole che la sua gente si rifuggi.

E qui avviene la battaglia del fosso di Helm, scena strepitosa, una delle scene più belle della trilogia ma direi anche del fantasy in generale, Jackson tiene una lezione di regia, in una battaglia dalla durata così consistente il rischio di annoiare era molto alto, e invece Peter ci stupisce, pondera i tempi perfettamente, non c'è un momento ridondante, crea un'epicità incredibile - con l'ausilio di una splendida colonna sonora - gestisce il pathos meravigliosamente, il lento intercedere dei passi dell'esercito di orchi, i dettagli delle lance in marcia, la ritrovata alleanza tra il popolo elfico e gli umani in onore di una libertà da preservare, più delle sequenze molto più action che danno un forte dinamismo alla battaglia, parlo del soffermarsi su Legolas, Gimli e Aragorn, la forte tensione che attanaglia lo spettatore quando le truppe di Mordor riescono a sfondare la cinta e iniziano a battere sui cancelli, insomma, c'è solo da fare i complimenti.

L'unico difettuccio di tutto ciò a mio parere è l'umorismo di Gimli, attenzione non il personaggio in sé ma l'umorismo che gli viene dato, un po' fuori contesto in un film così serioso e dalle sfumature epiche.

Le due Torri non perde un colpo, continua la trilogia splendidamente e ha al suo interno grandi sequenze, ottimo film tanto quanto il precedente - e quasi quanto il successivo anche -