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IL SIGNORE DEGLI ANELLI: LE DUE TORRI regia di Peter Jackson

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Simone     10 / 10  20/01/2003 16:31:37Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il film é monumentale. E non parlo solo degli effetti speciali, che da soli servono a poco, se non c'é dietro una bella storia che appassioni. Preciso che sono uno di quei fan di tolkien, che hanno letto i vari libri relativi alla Terra di Mezzo, ho amato l'opera scritta, e ritengo che le emozioni e il coinvolgimento che suscita siano idimenticabili. Però questo é il libro. Il film é un'altra cosa, un linguaggio diverso, che non può essere paragonato con un testo scritto, capace di suscitare immagini e visioni assolutamente personali. Ovviamente il regista ha dovuto riadattarlo, non solo tagliando qualcosa, ma anche modificando e aggiungendo dell'altro, per rendere più organica una storia che vista sul grande schermo poteva non essere facilmente seguibile, potando semplicemente qualche pagina del libro. da qui le "novità" del film tanto criticate dai patiti; essere appassionati non deve rendere limitate le nostre vedute! Il libro rimane intatto, sempre pronto per essere riletto, il film é da un'altra parte, diverso per quanto intimamente ispirato, e ripeto "ispirato", al romanzo. Chiedetevi se le scene che non sono uguali a ciò che avete letto sono belle da vedere nella pellicola, senza pensare a Tolkien, sforzandovi di non pensarci. Solo allora potrete dare un giudizio sul film di Jackson, positivo o negativo, ma obbiettivo sempre. E il fatto che non ci sia totale corrispondenza tra letto e visto non significa che il film dovrebbe avere un altro titolo, perché, come tutte, tuttissime, le trasposizioni, questa é la visione del regista dell'opera scritta. Né più né meno. Tutto ciò che corrisponde é quello che per Peter Jackson non poteva essere omesso, il resto é una serie di espedienti con cui ha dovuto colmare necessarie lacune. Per esempio, Gimli é diventato un personaggio, mentre prima, nell'episodio precedente, era solo un Nano di contorno. Ma per poter far ciò, il regista ha dovuto farlo parlare un po' di più, mostrandone un lato buffo (non comico) che lo rendesse più simpatico e caratteristico, non essendo lui né bello come Legolas, né saggio come Gandalf, né ingenuo e indifeso come un hobbit. Prima era solo un burbero brontolone (e ad alcuni risultò antipatico, perfino, cosa che non doveva accadere), ora é Gimli, magari non proprio uguale a quello "vero", ma memorabile. Poi, a voler essere sinceri, per quanto riguarda Faramir, mi é piaciuto più nel film che nel libro (un capolavoro, ma non idolatriamolo, adesso, altrimenti si sconfina nel maniacale), perché é più umano, meno Mr Perfettino; la scelta comunque ha un senso... l'Anello così tremendo da mettere in ginocchio persino Galadriel, che, essendo di razza elfica, avrebbe dovuto avvertire solo minimamente l'influenza del nemico, non sortisce nessun effetto su un Capitano qualunque. Nel libro lo si avverte meno questo controsenso, ma nel film sarebbe sembrato strano. Inoltre non si sarebbe capito perché introdurre una scena che in fondo non portava a nulla, mentre ponendo Faramir in opposizione a Frodo, si sottolinea una sua ruvidezza che rende lo spettatore un po' meno sereno, e più predisposto per la cattura di Gollum, in cui quasi quasi gli dà ragione, nel ritornare malvagio e avverso al suo padrone.
Le scene con Arwen sono davvero brevi nelle 3 ore, e se ci mettiamo anche gli sguardi di Eowin faremo una ventina di minuti. Sì, il soffermarsi troppo sullo stesso concetto può essere stucchevole, ma qui non mi pare che accada, perché un po' di romanticismo spezza l'azione vorticosa, addolcisce gli animi, e prepara per la scena successiva in cui trattenere ancora il fiato. Aragorn incrocerà gli occhi della bionda solo per 3-4 volte, e solo per pochissimi attimi, con un atteggiamento quasi da fratello... insomma si vede bene che Eowin non ha nessuna chance! Infine, il famoso pezzetto dello "skate": a me é piaciuto, ma capisco che qualcuno lo possa trovare eccessivo (anche se Legolas non é umano, e può fare molte cose eccessive!!), ma non mi sembra che per dare un voto al film sia necessario prendere in considerazione 5 secondi scarsi di un film di 3 ore! Andiamo, un minimo di elasticità! Anche io non ho apprezzato in modo particolare alcuni frammenti di dialogo (in certi momenti Theoden si ripete un po', con una filosofia un pelo retorica; Sam trova il momento sbagliato per lanciarsi in sermoni buonisti) ma non esageriamo, altrimenti stucchevole e pedante diventa lo spettatore!
Consiglio a tutti di vederlo, anche ai fan del libro, solo, evitate di fare l'elenco di somiglianze e differenze. Gustatevelo come film d'avventura, e sono sicuro che vi piacerà.
P.S.: sono pienamente d'accordo con Massimo! Bravo, hai detto cose giuste!
Non ho capito la discussione tra Rocco e i suoi "fratelli"! C'é bisogno di scaldarsi tanto?