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BATMAN NINJA regia di Junpei Mizusaki

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Testu     7½ / 10  17/01/2019 12:48:49Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Si sa, con i fumetti sui supereroi e relativi prodotti correlati si deve avere sempre una certa sospensione dalla realtà, bisogna spegnere le cellule grigie e godersi solo lo spettacolo, anche se talvolta è meno semplice. "Batman Ninja" è uno di questi casi, forse il più lampante dato che fa apparire il capitolo ad ambientazione ottocentesca contro Jack lo Squartatore, come qualcosa di scarsa inventiva. Decisamente un prodotto tanto curato quanto sopra le righe, anche per il cavaliere più amato da grandi e piccini.

In breve, Batman e discepoli finiscono per interrompere il convegno super-criminale di Gorilla Grodd e sia buoni che cattivi, dall'America post 2000 finiscono catapultati nel medioevo... di un'altro continente. Già quà viene da chiedersi inevitabilmente il perchè dello spostamento geografico, ma sorvoliamo. Batman rispetto agli altri arriverà temporalmente due anni dopo e dovrà quindi organizzarsi senza i suoi classici mezzi iper-tecnologici per contrastare i nemici storici, che non hanno perso tempo a crearsi un proprio feudo su cui tiranneggiare. E anche qui viene da chiedersi gli altri eroi che cavolo hanno fatto per tutto sto tempo, dato che in teoria non sono così dipendenti dal loro mentore.

Il comparto tecnico sarà la prima cosa che dividerà i pareri dei fan, in quanto tutto il film è in una discutibile, e personalmente bruttina, CG da avventura grafica, con animazioni che talvolta sorprenderanno per il buon livello Action, ma che molto spesso mostreranno anche tutti i loro limiti, soprattutto dal punto di vista espressivo, specie con un'imbruttito Bruce Wayne, avente un'aria da bietolone. Non mancheranno comunque piccoli tocchi artistici quà e là e generalmente si vedrà l'impegno realizzativo che vi è dietro questa produzione.

Il doppiaggio sarà un'altra potenziale nota indolensita. Se tutti i comprimari sono accettabili, per non dire azzeccati con Harley Quinn e Catwoman, caratterizzate dalle inossidabili De Bortoli e D'amico, e con pure un adeguatamente signorile Gorilla Grodd, un po' più arduo sarà familiarizzare con i due principali rivali, Batman e Joker. Col malefico pagliaccio siamo ormai abituati da tempo a non avere la particolare voce dello storico Riccardo Peroni, ma bisogna dire che finora hanno trovato sempre delle interessanti alternative e questa non fa eccezione. In questo caso abbiamo un Marco Mete con una voce di base più normale a caratterizzarlo, voce che, grazie al suo impegno, renderà discretamente almeno nei frequenti momenti sguaiati e, in questo caso, gracchianti, del super-cattivo, non facendosi mai disprezzare, ma nemmeno amare particolarmente. Peggio, molto peggio mi sento con la voce data a Batman. Addio all'altrettanto storico Bat-Balzarotti, che qui viene sostituito da un Riccardo Rossi, tanto affidabile quanto assolutamente inadatto per la parte, con quel suo tono giovanile da Ryoga (incupito), ben più adatto al limite ad un discepolo del pipistrello. Una scelta che onestamente non ho compreso.

L'iconografia dei personaggi è stata studiata con attenzione per calarli forzatamente nell'ambientazione nipponica, con un risultato piuttosto assurdo quanto simpatico da vedere, per quanto ognuno di loro non possa sperare di passare comunque inosservato tra la popolazione, ad eccezione di Cappuccio Rosso, per ovvi motivi. Da sottolineare come Alfred, al contrario degli altri abbia solo pigramente adottato un minuscolo codino a sottolineare comicamente la sua tipica rigidità British. Per quanto riguarda invece la resa caratteriale, anche quà si può dire che è stato fatto un buon lavoro, eccetto ancora una volta che per Joker e Batman, e ancora una volta senza attenuanti per quest'ultimo. Il Joker infatti ha inizialmente un fare più bambinesco nelle battute, stile Uomo-Ragno per intenderci, ma si aggiusterà in breve tempo, Batman invece no, sarà assolutamente fuori parte dall'inizio alla fine. Il cavaliere di Gotham in questo film non è il tipico musone taciturno, ma un chiacchierone capace di ridere senza problemi, ed esternare pure le proprie emozioni, cosa che unita alla sua già contestata voce, non fosse che ha il costume addosso per il 95% del tempo, lo farebbe avvertire totalmente come un altro personaggio.

La storia come già detto è molto da cervello spento e purtroppo, nonostante i vari cattivi presenti, soltanto un paio di loro subiranno un adeguata attenzione, mentre gli altri: Edera Velenosa (Poison Ivy), Due Facce, DeathStroke, Flagello (Bane) e Pinguino, faranno solo da pedine sullo sfondo. La divertita battaglia finale poi sarà davvero caciarona, tra lo squallido e l'epico a seconda dei punti di vista, con un mix di tecnologia alla Go Nagai e misticismi ninja.

Com'é quindi il mio giudizio finale per questa baracconata? Discreto++! Si vede in alcuni frangenti che non è solo un omaggio al Sol Levante, ma che c'è proprio la mano di tizi giapponesi dietro alla regia, e di certo è molto particolare come capitolo DC, ma anche per questo va detto che si fa ricordare molto più di altri prodotti legati al personaggio, inoltre diverte e intrattiene adeguatamente, nonostante le sue mancanze/scelte.