kowalsky 8 / 10 26/09/2008 12:39:06 » Rispondi Costruito con i dialoghi più assurdi ed esilaranti che io abbia mai ascoltato ("Non posso lasciare la mia famiglia nella cripta", "Non ci sono più vergini, oggi"), e interpretato da un Kier luciferino e tenebroso quanto basta (sembra Klaus Kinski con trent'anni di meno...) il film è assolutamente da riscoprire: godibile, ironico, dissacrante, caustico, persino sensuale. Nonostante tutto, però, infonde una certa amarezza. Strano e geniale transfert italiano della factory di Warhol, e tipico esempio di cinema che oggi, purtroppo, trova pochi e indegni eredi.