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IL CORRIERE - THE MULE regia di Clint Eastwood

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Elmatty     7½ / 10  18/02/2019 10:01:45Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Dopo il clamoroso scivolone del film precedente, Clint Eastwood torna con un film molto più vicino al suo cinema.
Il Corriere è un film molto classico, asciutto, senza troppi giri di parole, con un protagonista dove non nasconde i suoi pregi e difetti.
In questo è molto simile a Gran Torino ma le somiglianze finiscono qui, questa pellicola è un film diverso dal grande predecessore in cui Clint recitava anche la parte del protagonista.
Scorre bene, anzi scorre molto bene, non si assistono a grandi colpi di scena correndo su binari ben definiti dall'inizio alla fine.
La sceneggiatura è abbastanza brillante, di sicuro mai banale e non scade mai nei cliché, la costruzione del personaggio principale è ben congegnata mentre i personaggi secondari sono troppo bidimensionali, poco sviluppati ed aggrappati da un incipit che viene sviluppato poco o niente.
Tecnicamente è ben fatto: la regia di Eastwood è la solita regia concreta che cattura le emozioni degli attori in scena senza particolari tecnicismi ma il tutto costruito con una precisione quasi maniacale, colonna sonora scritta da Clint stesso come in quasi tutti i suoi film, fotografia buona ma non ricordabile.
Il Clint attore non si smentisce mai, nella sua monoespressività riesce ad essere...espressivo, c'è da dire che il personaggio scritto gli sembra cucito addosso, Earl Stone viene rappresentato davvero magnificamente da questo gran attore e regista che alla veneranda età di 88 anni vuole ancora dire qualcosa e lo dice davvero bene. Se devo trovargli un difetto lo identificherei in una sorta d'indifferenza generale da parte di Earl a tutto quello che gli succede, non so se la cosa sia voluta o meno ma, in alcune occasioni e situazioni, mi è parso troppo distaccato dal contesto.
Gli altri attori non vanno oltre la ordinaria amministrazione, sono tutti personaggi dimenticabili in fretta.
Il Corriere è un buon film ma non raggiungiamo i livelli dei migliori film di Eastwood, lontano da quel Gran Torino citato forse troppo frettolosamente, è un film molto semplice ma non per questo banale, gli manca solo un tocco di coinvolgimento in più che era presente nei film di Eastwood anche solo di 10 anni fa.
88 anni un po' si fanno sentire, non vedrei adesso un Eastwood che vuole ancora impegnarsi a fare pellicole complicate come produzione come potrebbe essere un Flags of Our Fathers.
Tra l'altro il finale mi è parso troppo buttato li.
Comunque un film che vale la pena di vederlo per vedere un Clint tornato in forma dopo "Attacco al Treno" da dimenticare assolutamente.