bartnoel 3½ / 10 23/02/2019 14:38:43 » Rispondi Il film come forma mi intrattenimento mi è piaciuto. Brava la regia, bravissimi i giovani attori, abbastanza bene la sceneggiatura a parte qualche pecca di deja-vu (Gomorra). Sarebbe da 7. Ma a parte questo che cosa resta di questo film? La storia è inventata, dunque quale messaggio ci vuole trasmettere? Lascia una speranza per i giovani che vivono nei quartieri difficili e malfamati di Napoli? La risposta è assolutamente NO, anzi... Lo spettatore viene portato a simpatizzare per il giovane protagonista-camorrista, visto come il buono della situazione: vorrebbe diventare il boss per non far pagare il pizzo a sua madre e al quartiere. Salvo poi rendersi conto che se non lo fa pagare lui c'è qualcun'altro che lo va a riscattare. Qui lo spaccio e la criminalità sono visti come unica via per realizzarsi. Il potere per attingere danaro facile, che consente grande soddisfazione materiale (vestiti, locali, droga, mezzi) e pure di conquistare la ragazza desiderata. Finché sei minorenne la polizia non ti può far nulla, non indagano nemmeno su te. La paranza dei bambini, che "puzzano da latte", appare abbastanza inverosimile. Qui l'unico "inconveniente" è che magari ti ammazzano il fratello più piccolo, per un evento sfigato tra l'altro, ma dopo una lacrima e una pacca sulla spalla si è pronti a continuare la follia camorristica come prima. Perché qui la mafia non appare come un male da combattere, ma come l'unico modo per realizzarsi in una Napoli rassegnata, nonché un fenomeno da mungere con libri, spettacoli e film come questi. Una colossale esaltazione e spettacolarizzazione della camorra.