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IT: CAPITOLO 2 regia di Andy Muschietti

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rain     4 / 10  29/12/2023 17:52:32Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Medesimo commento per entrambi i capitoli, non tanto perchè raccontano un'unica storia ma perchè le considerazioni sono grossomodo le stesse.


So che la frase "ma il libro è migliore" ha stancato, però considerato quanto ho amato in età adolescienziale l'opera di King mi è impossibile non fare il confronto. Anche perché il doppio lavoro di Muschietti elimina due di quelli che erano tra i maggiori punti forti del libro. Il primo ovviamente è la fusione tra i due piani temporali, qui divisi tra loro se non per qualche flashback presente nel secondo capitolo. Perché? Per una visione più lineare? Per fare un primo film autoconclusivo nel caso non si fosse realizzato il secondo? Non lo so il perché e sinceramente non ho indagato, certo è che così viene meno il fascino del parallelismo che si veniva a creare tra i due scontri con It. La seconda (e più importante) cosa è che l'opera letteraria è stupenda perché tolto l'elemento horror "It" è anche (anzi, soprattutto) una sorta di romanzo di formazione, seppur ristretto a due soli estati. Ci siamo innamorati del romanzo perché King ci aveva fatto immedesimare nei personaggi (in particolar modo nella loro versione giovanile) raccontandoci le loro avventure/disavventure, non solo quelle straordinarie ma anche quelle di vita quotidiana, delle loro vicissitudini familiari, delle difficoltà nel sopportare le altrui angherie per via della balbuzie, dei kili di troppo, della pelle nera e così via, situazioni in cui praticamente tutti ci siamo ritrovati almeno una volta nella vita. Ci si sentiva veramente parte del club dei perdenti. In questa seconda trasposizione di "It" questo aspetto viene invece fatto passare assolutamente in secondo piano per lasciare tutto lo spazio all'elemento horror, e così ci troviamo di fronte ad una sorta di collage di sequenze più o meno paurose (secondo me più meno che più, se mi passate il gioco di parole) messe assieme in sequenza e senza quel collante che rende il libro di King un capolavoro. Posso capire i tagli di trama per questioni di "lunghezza narrativa" ma qui è stata tolta una parte che è davvero troppo importante.

Parliamo poi della creatura, la Divoratrice di Mondi. Nel libro e nella miniserie del '90 il clown Pennywise non era così presente come si pensa, le sue apparizioni erano dosate (e anche per questo creavano ulteriore ansia) mentre la maggior parte delle volte It/Bob Gray si presentava nelle forme che più incutevano timore alle sue prede, che nel caso dei ragazzini sono, come logico che sia, dei mostri come il licantropo, Rodan, ecc. Qui si decide invece di dare più ampio spazio all'iconica figura di Pennywise ma ci sono due problemi: uno è che vengono decimate le altre mutazioni che qui sono tutte riconducibili a fantasmi/persone morte/zombie o cose simili, il secondo è che il clown di Skarsgard, oltre a non piacermi esteticamente (ma qui è un puro gusto personale e trascurabile), non incute timore. Il Pennywise di Tim Curry (straordinarie le sue espressioni facciali)era davvero inquietante durante tutte le sue apparizioni, non solo quando mostrava le zanne, cosa che invece quello di Skarsgard non è. La nota positiva è che la forma finale di It (che ci tengo a ricordare non è quella reale dell'entità) è fatta molto bene, a differenza di quel ragnaccio visto nella miniserie, e perlomeno vengono citati i Pozzi Neri.

Se devo dirlo ai film di Muschietti preferisco la miniserie anni '90, modesta ed invecchiata male ma in grado di riprodurre, almeno in piccola parte, le atmosfere del libro. E per me Pennywise avrà sempre le fattezze di Tim Curry.