elio91 8 / 10 07/05/2013 10:27:57 » Rispondi Lang al suo primo film americano mette in moto una riflessione mai semplicistica o banale, specie se contestualizzata al periodo, sul potere della massa e il fanatismo collettivo. Certo dopo settant'anni e passa non si può che sorridere di fronte a quelle che oggi chiameremmo ingenuità nella trama ma è una magistrale ed intelligente critica peraltro impreziosita da invenzioni visive da parte di un autore che ha contribuito a rinnovare la tecnica cinematografica. Non parliamo poi delle connessioni politiche, comunitarie e le riflessioni sui sensi di colpa: attualissimo in modo sbalorditivo e mai pomposo.