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FURIA regia di Fritz Lang

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JOKER1926     7 / 10  08/10/2014 16:50:36Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Le rappresentazioni degli anni trenta del novecento hanno goduto di firme importanti. Fritz Lang, autore di tanti film in quel periodo, è risultato con certezza, con nitidezza, una delle menti più operose. Lang è stato almeno quattro o cinque decenni sopra i suoi contemporanei. La forza e la lucidità dei suoi film si riscontra ancora oggi, a voce robusta.

Le macchinazioni avvolgenti di questa regia austriaca risiedono nel fatto che i film svolgono funzioni ampie; insomma sono una lettura sul mondo che ci circonda, ossia parliamo con Fritz Lang di questioni imperniate nella fattispecie del sociologico e del politico. "Metropolis" lo faceva in modo artistico, "M. il Mostro di Düsseldorf" in maniera più cinica, e forse più totale.

"Furia" sembra, sotto tantissimi punti di vista", avere qualcosa della pellicola del 1931. Può cambiare la storia e i personaggi ma il succo, in questi frangenti, ha lo stesso aroma, la stessa amarezza.
L'etichetta ("Furia") è già abbastanza evidente, la pellicola è un percorso e un gioco a triangoli fra la giustizia e la vendetta. Si intrecciano problemi sociali e problemi individuali, questi ultimi poi sono i condottieri del concetto espresso sopra, ossia quello della vendetta.
"Furia" come le altre svariate produzioni della regia austriaca prevede un'altalena di situazione e cose. I personaggi cambiano umore, prima sono buoni, poi sono cattivi, poi ritornano alla loro originalità morale. Insomma questa baldanzosa giostra emotiva è una costante della regia, potrebbe alle volte sembrare spiazzante. Ma l'idea di spiazzante naviga fra il sublime e l'inopportuno. La scelta del giusto allo spettatore attento. Ma alle volte non esiste oggettività per finalizzare e impacchettare una idea.

Fritz Lang depone nel suo prodotto cinematografico tante chiavi di letture, da una parte le crepe della politica e i pregiudizi di una società; dall'altra la vendetta di un calmo , cioè di un uomo accusato a priori.
"Furia" ha tante belle cose da mettere in scena, è un film che si fa apprezzare per la propria compattezza e per uno stile, quello del grande Lang, di avanguardia cinematografica, all'epoca poche regie potevano avvalersi della forza espressa e mostrata dal regista in questione.

A voler essere maniacali ed esigenti, ma lo facciamo perché amiamo Lang, è che "artisticamente" con il film del 1936 manca quell'espressionismo chimerico presente in altre produzioni; ma questa è una critica d'amor.