Ciumi 9½ / 10 12/12/2009 18:40:13 » Rispondi Figli, assassini, vittime innocenti, abbandonati all’indifferenza degli “altri”, penetrano questa notte eterna senza guida. Trascinati ai margini di quei pozzi di febbre, nelle baracche piegate alla miseria, portati l’uno ad accanirsi contro l’altro, come bestie affamate. Noi li guardiamo attraverso gli occhi di un cieco, e al seguito d’uno sparo udito gridiamo con rabbia: “Uno di meno!”. Se invece potessimo consolarne i lunghi pianti, miserabili, feroci, bisognosi; educarli, loro che vicino a noi si spengono, ogni giorno, senza madre, senza affetto..
“Los olvidados/ragazzi affettuosi e male amati/assassini adolescenti/assassinati...”