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PHILIP K. DICK'S ELECTRIC DREAMS - STAGIONE 1 regia di Julian Jarrold, David Farr, Tom Harper, Marc Munden, Francesca Gregorini, Jeffrey Reiner, Michael Dinner, Peter Horton, Alan Taylor, Dee Rees

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kingofdarkness     6½ / 10  14/03/2019 09:52:04Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Premetto che non ho mai letto nulla di Dick (per ora), ma sono sempre stato affascinato dalla sua visione distopica del mondo e dalla sua mente visionaria, che ha partorito capolavori come Blade Runner, A Scanner Darkly, Atto di Forza, Minority Report, etc.
Questa serie TV dalle premesse sembrava molto molto interessante. Il dubbio principale che nutrivo era come sarebbe stato rappresentato il contenuto di ciascun racconto breve in episodi da 50 minuti, considerando che le tematiche affrontate spesso non sono di facile comprensione e richiedono un'enorme cura nei dettagli per rendere al meglio.
Analizzando brevemente ogni singolo capitolo di questa prima stagione, posso dire che:

The Hood Maker
Ricorda molto Blade Runner per atmosfere (pioggia incessante, colorazioni giallastre) e Minority Report per tematiche (si parla di telepati al servizio del governo, autorizzati a leggere le menti del cittadino medio con lo scopo di prevenire il crimine).
La trama è piuttosto semplice, ma la realizzazione è ben curata, e tiene incollati allo schermo in maniera quasi ipnotica dal primo all'ultimo minuto. Non è un capolavoro in quanto troppo prevedibile e soffre di un'eccessiva sbrigatività nel finale, ma nel complesso funziona.
Voto 7

Impossible Planet
Episodio di puro intrattenimento, non particolarmente originale nell'idea né nella messa in scena, ma più carico di sentimentalismi e moralismi rispetto a quanto ci si possa aspettare. Finale strano.
L'ho apprezzato, scorre via liscio, ma non mi ha colpito più di tanto. E' una storia forse più in linea con la serie Black Mirror.
Voto 6.5

The Commuter
Questo l'ho trovato interessante. Mi è piaciuta la rappresentazione totalmente degradata della stazione dei treni e l'alienazione dell'essere umano verso il prossimo. Lo spunto che sorregge la trama è molto curioso, e viene approfondito con criterio.
Peccato per il finale forse non all'altezza, ma nel complesso l'episodio è più che buono.
Voto 7+

Crazy Diamond
In tutta onestà l'ho trovato di difficile comprensione. Forse servirebbe una seconda visione per mettere meglio a fuoco il significato di quanto visto.
Per ora, il mio voto è di poco insufficiente…non sono proprio riuscito ad entrare nell'atmosfera della storia, mi è sembrato un giocattolone troppo fine a sé stesso e non particolarmente profondo nei contenuti.
Voto 5.5

Real Life
Soggetto interessante, anche qui si riprendono alcuni concetti di Atto di Forza con il "viaggio mentale" e relative conseguenze.
Purtroppo però, nonostante l'ottimo spunto, ho trovato il tutto un poi piatto, insipido.
Sufficiente, ma solo per l'idea
Voto 6

Human Is
Questo è uno degli episodi più semplici del mucchio, a livello di trama. Viene però messo in scena in modo molto efficace, e tiene incollati allo schermo dall'inizio alla fine.
Ho trovato richiami a "La moglie dell'astronauta" nel soggetto….qui ovviamente sviluppati in modo completamente diverso.
Buone le prove attorniali, tra cui spicca Bryan Cranston, il Dr. Walter White di Breaking Bad
Voto 7+

The Father Thing
Simile al precedente "Human is" nel concetto di base, ma questo episodio è sviluppato più in stile "L'Alieno - The Hidden" e risulta molto interessante.
Ottimo il ritmo, e ben strutturata l'escalation di tensione che culmina in un finale di tutto rispetto.
Nel suo piccolo, è finora il miglior episodio della serie.
Voto 8

Autofac
Thriller vero e proprio, molto interessante e forse il più "Dickiano" tra tutti gli episodi visti finora. Ben curato lo scenario post-apocalittico con la città devastata e decisamente inquietante la presentazione della "nuova" città gestita da Autofac. Da vedere.
Voto 8

Safe&Sound
Altro thrillerino, non male nell'incipit, ma niente di che nello svolgimento. Tiene incollati allo schermo più che altro per curiosità, ma nonostante l'interesse nel guardarlo, lo si dimentica altrettanto in fretta una volta terminato.
Voto 7 perchè comunque come intrattenimento il suo compitino lo svolge.

Kill All Others
A mio avviso il più riuscito dell'intera serie. Disturbante, provocatorio, malato. Un duro attacco alla politica e al senso di appartenenza, che qui più che mai sembra confuso e poco delineato, in una società morta nella quale oramai sono le macchine a comandare.
Voto 8.5


Nel complesso, a carte viste, devo dire che questa serie non mi ha entusiasmato più di tanto, e di sicuro non ha rispettato le mie alte aspettative derivate dalla fama e dalla qualità dei racconti di Dick.
Come intrattenimento i 10 episodi funzionano decentemente, ma non ci sono stelle che brillano di luce propria.
Non nego che ho preferito di gran lunga la distopia morbosa di "Black Mirror" a questa fantascienza dickiana revisitata a mo' di serie TV.
Sufficienza abbondante, ma tutto sommato trascurabile.
6.5