caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

RISO AMARO regia di Giuseppe De Santis

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
Invia una mail all'autore del commento Elly=)     8½ / 10  19/10/2012 22:35:12Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Dopo CACCIA TRAGICA, De Santis, ritorna con (probabilmente) il capolavoro della sua vita: RISO AMARO. Una pellicola che, a mio parere, non ricerca inutili moralismi mielosi, ma scavalca il muro del melodramma neorealista classico per puntare ad un fotoromanzo dai molteplici profili, che possono essere sociali, storici, generazionali, conducendoli in un quadro nazional-popolare, impresso in una tela fitta di intrecci cari al buon vecchio thriller, sollevando questioni ancora troppo calde (la metafora che vede lo sciopero delle risaie come la rivoluzione delle suffragette) e terminando con un fatto di cronaca nera dai toni mediterranei, il tutto appeso ad una parete artisticamente ben curata.
In una realtà che piace poco i soldi e la voglia di cambiare vita possono essere un buon pretesto per combinare un colpo grosso. Lei una ragazzetta spensierata che crede ancora nel principe azzurro, lui un uomo privo di morale con la faccia da ceffo che odia la polizia e la guerra ma è un grandissimo vigliacco. In un'atmosfera tempestosa la carica della mangano colpisce il pubblico come un fulmine a ciel sereno, dando prova di essere un'ottima attrice, la sua sensualità (spinta per l'epoca) accostata all'espressività facciale risulta un asso vincente, perfettamente in simbiosi con il qui cupo Vittorio Gassman, e pensare che lei stava tra le attrici rifiutate ai provini! La capacità di De Santis sta nell'unire verità a finzione, una storia che avviene sullo sfondo di un passato non troppo lontano dal nostro, una realtà fatta di povertà, sudore, fatica e fame in un crescendo tragico con un finale totalmente nero.

ah, quando i De Laurentiis producevano ancora capolavori..