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CATCH ME IF YOU CAN - PROVA A PRENDERMI regia di Steven Spielberg

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Invia una mail all'autore del commento Paolo     5 / 10  11/02/2003 21:17:12Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
I film che raccontano storie vere, in genere non sono tra i miei piatti preferiti, ma questo mi ispirava per regista, interpreti e per il fascino che portano con sé i geni della truffa. Poiché tutto è vero (almeno si dice!) non voglio mettere in discussione i fatti, ma il film lascia la stessa tremenda senzazione di americanata, perché, per buona parte, le truffe come rappresentate sullo schermo mi tirano inevitabilmente fuori la solita domanda: "Ma ci prendono per il c... , ma come ha fatto a fare questo? ecc. ecc." (forse mi sono distratto, ma come fa Abagnale ad avere il tesserino di co-pilota della Panam che gli viene negato dal Direttore della stessa a differenza del brevetto di volo scaduto?). Altri geni della truffa (Totò, la combriccola di Febbre da cavallo, Gassman nel mattatore) hanno dettagliatamente esemplificato in scena come si possa in una determinata circostanza, ricorrendo ad abilità oratorie e ad un piano credibile, portare a termine una truffa per la gioia degli spettatori. E poi c'era bisogno, come è vezzo del cinema e della narrativa americana contemporanea, di intorcinare la storia spostandosi continuamente avanti o indietro nel tempo. E' uno sforzo mentale ingiustificato quando il film o il romanzo non lo richiedono ed appare soltanto un espediente per vivacizzare un'opera che pecca nel pathos, nella vis comica, nella caratterizzazione dei personaggi, nella solidità della trama.
L'elemento dominante del film (con qualche piccola eccezione) è la noia, che non è mai accettabile, ma tantomeno se i titoli di testa, bellissimi, fanno pronosticare un film spumeggiante.