Manticora 8½ / 10 15/04/2019 09:44:24 » Rispondi Con la seconda opera cinematografica Jordan Peele si conferma come uno dei pochi registi capaci di far virare il cinema di genere in questo caso l'horror verso canoni non standardizzati ma soprattutto imprevedibili. Il pubblico italiano(anche un pelino razzista secondo me) non ha voluto non capire, ma affrontare il tema principe di Noi. Il nostro doppio, nascosta nelle piaghe non tanto velate della nostra mentalità,coscienza o che dir si voglia vi è celata una parte oscura, primitiva,feroce e crudele. In fondo non siamo noi stessi i mostri che danno la caccia ad altri mostri? Il nostro doppio potrebbe sostituire ciò che siamo, divenire non più la nostra ombra, ma la VERA parte di noi stessi. Comunque stò divagando, ma è lecito ogni tanto venire sorpresi da un piccolo film, che affronta la provincia americana, in questo caso la casa sul lago, in una bella location, con una cittadina con annesso luna park dove i nostri protagonisti dovranno affrontare le loro stesse ombre. Il cast è ottimo, con una sottovalutata LupitaNyong'o che dimostra di poter gareggiare in bravura con altre attrici anche più famose e blasonate.Il marito Winston Duke già visto nel mondo filmico degli avengers e i giovani figli Jason( nome non casuale dato che il bambino porta quasi sempre una maschera)e Zora, ragazza spigliata che ascolta quasi sempre musica al cellulare. I loro doppi irrompono nella loro casa, guidati da Red, il doppelganger di Adelaide, l'unica che sà parlare
tra tutti i doppelganger che invadono la cittadina e presumibilmente gli Stati Uniti
Comincia così un gioco al massacro che potrebbe risultare prevedibile, anche perchè i doppi nonostante ferocia e sadismo sono limitati probabilmente nell'intelletto e soprattutto essendo semplicemente ombre viventi
possono essere indotte ad uccidersi con determinate azione, perchè costretti a replicare le azioni dei viventi sulla superficie, che camminando all'indietro possono farli cadere da un muro o farli finire tra le fiamme di un incendio
La violenza non è mai gratuita e Peele dimostra di sapere esattamente dove vuole andare a parare, seguendo la famiglia di colore Wilson. Nella seconda parte poi senza forzature le spiegazioni della società del sottosuolo avranno l'effetto catartico soprattutto quando arriveremo a scoprire
che Adelaide è in realtà il doppelganger maligno e vendicativo che trenta anni prima ha sostituito la se stessa che viveva sulla superficie, così tutto si inverte, chi è il "buono" e chi è il "cattivo"?
Non si sfugge alla contraddizione che Peele spinge continuamente sotto gli occhi degli spettatori, alla fine anche i doppi sono come le loro controparti "una famiglia americana". Il tutto accompagnato da un finale che non è certo un happy end...