NotoriousNiki 6 / 10 18/12/2013 22:26:26 » Rispondi Ripercorrendo le orme di Eastwood, Gibson per levarsi di dosso l'ormai ingombrante immagine di Mad Max passa dietro la macchina da presa auto-dirigendosi in un'opera di formazione (prodotta dalla sua Icon Production), che vorrebbe essere narrata con un linguaggio sensibile autoriale senza cadere nel sentimentalismo a prova di insulina e si nota tutto il film che allenta sul pedale della retorica per poi inevitabilmente, vuoi anche per un soggetto quello della Holland che ti poneva di fronte al difficile compito di gestire un finale vittimista e pietista, una caccia alle streghe alimentata dal pregiudizio, un uno contro tutti combattuto con le armi della retorica.