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OLIVER TWIST regia di Roman Polanski

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Invia una mail all'autore del commento jane eyre     7 / 10  29/10/2005 15:04:43Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
2 ore di film non riescono a riportare sulla pellicola la complessità dell’intreccio del romanzo d’origine, che, essendo stato scritto a puntate, è rigorosamente infarcito di colpi di scena, rivolgimenti, cadute, risalite e di nuove ricadute, per giungere poi all’agnizione finale, rivelatrice della parentela tra Oliver e il signor Brownlow che porrà, con abile manovra letteraria, fine al dramma.
La storia del film sembra ricalcare fedelmente soltanto la prima parte del romanzo, tralasciando del tutto l’agnizione conclusiva e le tormentate vicende più strettamente collegate alla famiglia Brownlow e ai personaggi di Rosa e Monks (di cui non viene fatto minimamente cenno). Forse la volontà del regista è stata quella di volersi concentrare sul personaggio più interessante dell’opera, Fagin, l’ebreo ladro che sopravvive di espedienti nei bassifondi londinesi, trovando, nell’arte del furto e nello sfruttamento minorile, un mezzo di sostentamento in una società generatrice di quei “mostri” di cui, poi, essa stessa, prova repellenza e che non esita a condannare, una volta diventati adulti.
E se è la società stessa a generare quei mostri che non ammette di riconoscere come figli suoi, sin dall’inizio del film i buoni borghesi dell’associazione parrocchiale non si fanno scrupoli a ricorrere più volte all’immagine della forca di fronte al fragile Oliver, macchiatosi dell’unica colpa di essere orfano e abbandonato.
Paradossalmente viene da pensare che i luoghi dove si consuma la maggior violenza siano non soltanto i vicoli della Londra più malfamata, ma i luoghi stessi dove si dovrebbe invece ristabilire una certa giustizia, come l’ospizio parrocchaile o la sala del tribunale.
Mentre Dickens si diverte a rappresentare con arguto humor la galleria umana di una classe agiata detentrice del potere, pennellandola con brevi tratti in tutta la sua intima meschinità, ottusità e piccineria, il regista al contrario, sceglie di allontanare ancora di più figure come quella di Bumble o dei giudici, da una parte per rendere l’idea di una giustizia lontana e senza volto, e dall’altra per focalizzarsi meglio sulla figura di Fagin l’ebreo, dal fascino ambiguo e luciferino.
Bastano pochi “colpi di pellicola” per mettere in scena l’ottusità dell’assemblea parrocchiale che scambia l’angelica ingenuità del fanciullo Oliver per stupidità e non risparmia di parlare di forca di fronte al ragazzo, come se questo, ai loro occhi, avesse un destino già segnato in partenza. La comunità del potere, sembra così essere essa stessa l’invisibile orchestratrice del futuro di miseria e balordaggine che porterà molti di quei bambini, accolti nelle loro “workhouse”, verso il destino tragico di futuri malfattori, figli di una società che sembra condannarli già a priori. E l’inquietante riferimento alla forca, che aleggia in tutto il libro e nel film, sembra apppunto inverarsi nel tragico finale, dopo essere stata così a lungo invocata con tanta leggerezza dai detentori di quel potere sommario di cui varie volte Oliver è vittima e da cui non potebbe forse mai liberarsi con le sue uniche forze. Sarà solo la “fortuna” di un incontro, di un’agnizione libresca a riscattare con l’inverosimile quello che normalmente nella vera società vittoriana sarebbe stato destinato al fallimento e alla miseria.
Oliver può salvarsi grazie ad un deus ex machina, ad una sorta di “mano di Dio” che permetterà al fanciullo quella salvezza che sennò non potrebbe mai compiersi per mano della comune giustizia. E l’autore Dickens (seguito a ruota senza tradimenti da Polanski), interviene a ristabilire un ordine che una società ingiusta non riesce a garantire.
Il fatto che Polanski si sia concentrato su Fagin, indiscussa figura principe dal fascino ambiguo, sembra insinuare l’idea che la mancanza di un’intervento da parte del destino romanzesco (come è avvenuto invece per Oliver), possa trasformare teneri bambini in reietti della società, in futuri Fagin, sfruttatori di un’infanzia che ad essi stessi fu un tempo sottratta da quella società che li ha resi tali a causa di tanta indifferenza e incomprensione.
Il perpetuamento di giustizia sommaria ha così come risvolto i tanti Bill Sikes, Nancy o Fagin.
Se il primo personaggio sembra senza speranze indurito, totalmente incattivito dalla vita, Nancy e Fagin sembrano percorsi talvolta, nella loro capacità di provare ANCORA pietà, da estemporanei fremiti di quello che furono un tempo: bambini. E da lì ecco la rappresentazione di un Fagin paradossalmente più “dignitoso” dei tanti Mr Bumble con le loro mazze e i loro ridicoli tricorni, che il regista non esita a rendere marginali, per dare spazio all’ebreo, alla pietà che esso suscita nel momento in cui vi si può scorgere l’immagine di quel bambino che anche esso fu.
Ben Kingsley dà vita alle ambiguità di Fagin, incurvatosi sotto il peso di una vita stentata, dal volto rugoso, sporco, coi denti ingialliti e consunti, apparendo, pur nella sua viscida presenza, immagine portatrice di un dolore di cui si sono ormai perse le antiche origini di probabile ex-vittima, ma di cui ancora si possono scorgere le traccie in quel suo sorriso scivoloso, in quella sua strana “affezione sfruttatrice” verso i suoi ragazzi, capace ancora di una risonanza nel dolore, a diferenza del compagno Sikes vittima ormai oltre che della società anche di se stesso.
Il film, unica pecca, non riesce a restituire a pieno l’intensità della scena finale nelle prigioni che nel libro si caricava della tensione del pubblico processo all’ebreo (ma nel film tagliata), e della successiva disperazione solitaria dell’ultima notte di Fagin, che nel romanzo acquistava una sorta di forza visionaria che nel film non riesce a prender forma, stemperata dalla scena del bimbo che cerca di redimere il vecchio con un’ultima preghiera al cielo. Eppure, cinematograficamente, la notte di Fagin me la sarei immaginata più dilatata, surreale, agitata da fantasmi mentali, lo spazio di solitaria resistenza disperata di un vecchio contro un destino metafisico a cui incosciamente si rivolta.
Il film segue lo svolgersi della storia con una certa freddezza mentre nel libro la forza del romanzesco riusciva a conferire ritmo, e il fiume di pagine a restituire, al susseguirsi serrato degli eventi, momenti di calma e d’analisi dei personaggi. Il rischio di riportare su pellicola romanzi così densi di eventi rischia sempre di far prevalere lo sforzo della ricostruzione storica e dei fatti sulle sfumature, sulle descrizioni psicologiche ecc.
L’intelligenza del regista è stata quella di essersi concentrato solo su una parte della storia e sul rapporto tra società e i suoi frutti, sul rapporto tra potenza e atto, tra un Oliver, bambino di strada salvato da un incontro risolutivo (NON più agnizione nel film) e Fagin, altro “bambino” di strada non redento dalla mano di alcun Dio-autore, vittima e assieme incarnazione di una società fatta di giustizia sbrigativa e istutuzioni dal volto disumano.
La pellicola riesce a restituire allo spettatore l’immaginario di una londra industriale, di una città sporca, viziosa, senza dare molto spazio alla dimensione più “borghese” del romanzo, (Bronwlow è appena una comparsa, ed è del tutto assente il personaggio di Rosa) volutamente tralasciata perché inutile all’inquietante rappresentazione di una società, apparentemente perbenista e pulita come quella vittoriana, ma dai risvolti tragici incarnati dalla grande figura dell’ebreo Fagin- Kingsley.

Invia una mail all'autore del commento cupido78  09/11/2005 18:13:56Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
"Creare attorno ad un film un possibile dibattito partendo da un'analisi puntuale ...

"mia "inespertezza" nell'uso di internet (che invece ho capito che richiede velocità e brevità) "

"non saprei capire certe cose tecniche come invece sanno fare "

che tenera..la dolce e sensibile"verginella del sito" ha confezionato una risposta così tenera e ingenua che a stento sono riuscito a trattenere le lacrime...sono commosso della tua tanto ostentata quanto falsa inesperienza nell'usare il mezzo e nell'imbarazzo a capire il modus vivendi del web...ma certo!!vieni dal cartaceo,anni di letture di testi impolverati che ti hanno portato ad una livello di comunicazione quasi fuori tempo,ma che cultura e che analisi puntuale!!!
mi hai emozionato..davvero!!

Invia una mail all'autore del commento cupido78  01/11/2005 19:39:11Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
povera...povera la piccola jane eyre!!!!!!anche tu con la sindrome di protagonismo!!!mi dispiace,ma ogni volta che ti colleghi al sito e ti affretti a constatare il tuo livello di popolarità arriva puntuale la delusione di zero risposte...forse ci si stanca a leggere un trattato su un LCD...boh,chissà perchè?? io ho alleviato un pochino la tua solitudine,ma non ti preoccupare qualcuno prima o poi ti apprezzerà e avrai anche tu tanti ammiratori virtuali...
rox special  02/11/2005 14:56:15Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
tu hai qualche problema...
Invia una mail all'autore del commento cupido78  02/11/2005 17:08:54Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
ma io ho solamente scritto un risposta al commento di jane eyre...voi perchè non tornate a fare i compiti?...che domani il maestro vi interroga!!!
Gruppo STAFF, Moderatore Invia una mail all'autore del commento Lot  02/11/2005 17:16:52Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ma ti si chiedeva delle riviste specializzate... guarda che lo dico per te, visto che hai gettato il sasso e ritirato la mano già più volte non vorrei pensassero che spari ******* per farti notare! :)
Invia una mail all'autore del commento cupido78  02/11/2005 17:33:38Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
ma poi tu chi sei??il fedele portaborse di kow,jojo e mart74??lo dico per te...torna a fare i compiti sennò domani a scuola fai la figura della Capra ome al solito!!
Gruppo STAFF, Moderatore Invia una mail all'autore del commento Lot  02/11/2005 20:46:37Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Sono quello che ti cancellerà le prossime accusa infondate di scopiazzamento commenti se non ti degnerai di giustificarle. ;-)
Invia una mail all'autore del commento cupido78  02/11/2005 17:31:06Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
lo dici per me...quanto sei premuroso/a?

rox special  02/11/2005 20:59:54Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
i compiti? già fatti...tu invece, che manifesti forti problemi di dialogo e socializzazione, ti sei allenato a parlare in pubblico? Probabilmente sei affetto da gravi problemi di dislessia che ti portano ad invidiare qualunque tipo di complimento nei confronti di altre persone al di fuori di te...per domani cerca di imparare l'alfabeto! Anzi, ripensandoci è meglio cominciare dai fonemi...
Invia una mail all'autore del commento jane eyre  02/11/2005 19:03:33Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
guarda, io non scrivo tanto su internet perchè non posso collegarmi sempre, ma quando lo faccio e decido di scrivere un commento cerco di farlo bene
1) perchè SEMPLICEMENTE mi diverto e mi piace SCRIVERE (lo faccio da sempre, prima che scoprissi la dimensione dell'altro o dello sfoggio come CREDI TU)
2) se decido di intervenire (visto che posso farlo poco) mi piace farlo bene perchè trovo che possa essere divertente o costruttivo cercare di Creare attorno ad un film un possibile dibattito partendo da un'analisi puntuale ...

certo, mi sono accorta che sono stata (le uniche 3 volte che ho scritto!) sempre prolissa ma, credimi, più a causa della mia "inespertezza" nell'uso di internet (che invece ho capito che richiede velocità e brevità) che per volontà di sfoggio.
La prox. volta sarò breve e cmq se ci fai caso i miei commenti in genere riguardano sempre film tratti da opere letterarie essendo la letteratura la mia passione ed il mio campo di studio. Per qunto riguarda il cinema, mi considero una sempilice appassionata ma non sono certo un'esperta (non saprei capire certe cose tecniche come invece sanno fare molti ragazzi che intervengono sl sito!)
E poi, non giudicare chi non conosci, grazie!

ps: la prox. volta scriverò anche commenti di 3 righe, ma se mi sento ispirata o in vena anche di 30. non sono affari tuoi. Se ti scoccia leggerli non sei obbligato a farlo
JoJo  03/11/2005 00:56:47Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
GUAI A TE SE RINUNCI ALLA TUA PROLISSITA'!
A me, i tuoi commenti che ho letto finora sono piaciuti. Non sono stato a sottoscriverlo, ma ho trovato molto carino anche quello al Castello di Howl, sai?
Invia una mail all'autore del commento jane eyre  03/11/2005 09:57:08Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
ti ringrazio, anche a me i commenti lunghi-esplicativi come ad es. quelli tuoi e di kowalski (si scrive così?) piacciono molto perchè leggerli è un modo per mettere in moto la macchina del pensiero e del confronto.
non intervengo spesso sul sito anche perchè so lenta, e soprattutto sempre l'ultima ad andare a vedere i film (sarò viziata dalla grande città che tiene i film per mesi e mesi così mi riduco sempreall'ultimo!)
scherzi a parte, sono prorpio i dibattiti a tenere viva l'attenzione. Il mio desiderio di andare a vedere w zapatero (ancora devo andare!) nasce proprio dalle "altercazioni" che si sono svolte qui e che mi hanno non poco incuriosità.
Ciao
maremare  03/11/2005 11:55:36Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
sei de roma? corri subito nel forum a presentarti!


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martina74  03/11/2005 10:12:14Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Lascia stare, jane: evidentemente il nostro amico si diverte così.
Tu scrivi bene ed è evidente la tua passione letteraria: chi avrà voglia di leggerli lo farà.
I poveri di spirito sono dappertutto.

Ciao!
Invia una mail all'autore del commento jane eyre  03/11/2005 20:31:09Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
ehm....totale "cecità internettiana"...ma in questo sito c'è un forum??? manco me ne ero accorta...'namo bene!! *__*
Si cmq sono di Roma, voi invece?Non ho capito se siete un gruppo che si conosce già pre-internet oppure no...
ciao
maremare  03/11/2005 22:45:22Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
sì c'è un forum, iscriviti e presentati


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JoJo  04/11/2005 01:32:48Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
A quanto mi risulta, TUTTI si sono conosciuti dopo.
maremare  04/11/2005 20:13:51Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
miiiiiiiii alcuni degli utenti, non TUTTI


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JoJo  04/11/2005 20:31:24Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Maledetto azzeccagarbugli... m'hai fregato.
Invia una mail all'autore del commento kowalsky  03/11/2005 20:41:22Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Cupido cerca spalle per coprirsi... ok ... ma ti prego non usare il termine "inespertezza", mi piace come scrivi ma il mio cuore non regge a certi abusi linguistici
Invia una mail all'autore del commento jane eyre  03/11/2005 21:31:56Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
l'ho scelto volutamente per la sua "anomalia" e altrettanto l'ho messo tra virgolette per sottolineare appunto la mia scarsa dimistichezza nell'uso di internet..
ciao
frine  06/11/2005 04:38:54Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
A me è sembrato un ottimo commento. Perché tante storie?
martina74  02/11/2005 08:56:44Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ma guarda chi c'è... hai per caso trovato qualche "rivista specializzata" da cui jane possa aver copiato il suo commento?

Tre indizi fanno una prova, cupido: sei invidioso. E il frustrato sei tu.
Invia una mail all'autore del commento cupido78  02/11/2005 12:37:57Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
un'esca perfetta per i 4 dell'ave maria!!oh ci siete cascati tutti e tre più lot che vi accompagna come un'ombra!!! lo riconosco siete gli elementi caratterizzanti del sito e questo vi ha fatto guadagnare la mia stima che rinnovo con affetto!!
martina74  02/11/2005 13:12:30Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
... visto che sei capace di usare le ditine per rispondere con le tue vacuità, dicci anche quali sono quelle benedette riviste specializzate cui ti riferisci qui e là. O non le ricordi più?
Gruppo STAFF, Moderatore Invia una mail all'autore del commento Lot  02/11/2005 12:50:07Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Fortunatamente la distinzione tra un bel commento e una accusa idiota è evidente a tutti, non solo a noi 4.
Invia una mail all'autore del commento kowalsky  01/11/2005 22:49:26Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Infatti io ho apprezzato molto (non è che Cupido come altri del sito abbiano qualche frustazione patologica?) Oltretutto ammiro la capacità letteraria che hai, cosa che non ha colto il povero pirla di cui sopra
JoJo  01/11/2005 23:10:06Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Hey kow, sai che hai appena dato al signore patologicamente frustrato qui sopra un'occasione per dar contro sia a te che a lei?
Vabbeh... d'altra parte, chi se ne frega...
Ah, anche se non ho avuto molto da ribattere, visto che in molte cose in questo commento mi par di notare convergenza di vedute (anche se a me la prosa dickensiana non è che piaccia tantissime), jane eyre quantomeno dimostra un po' di cervellino in più di quello che il pirlone quassu' vuol farci credere d'avere.
Ma dai, caro cupido, non è possibile che tu sia così insulso! Che credi, mica ci caschiamo!
Invia una mail all'autore del commento cupido78  02/11/2005 17:51:11Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
sono commosso della frase"capacità letteraria"...oh!!
Gruppo STAFF, Moderatore Invia una mail all'autore del commento Lot  01/11/2005 23:04:22Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Sapresti indicarmi un tuo commento degno di nota come quello che beceramente critichi?