kowalsky 7 / 10 05/05/2019 00:43:48 » Rispondi Mi sono riletto i miei vecchi commenti sui film di Arcand, per capire per quale ragione l'ho trovato sempre impeccabile ma a tratti anche un pochetto effettistico. I dubbi permangono, ma questo epilogo della trilogia è godibilissimo come sempre, e il punto di forza sono sempre i dialoghi (cfr. "Non sono un avvocato, sono un criminale, sono onesto"). Se la prima parte è da 8 tondo tondo, la seconda mostra qualche cedimento strutturale, diventando uno strano crocevia tra i Coen, il cinema di Micheal Moore e Dinasty, la serie televisiva. Comunque è un film intelligente e spiritoso diciamo dissacrante e bisogna dargliene atto. Arcand rilegge una società - proprio quel Canada dove ci illudiamo che nulla sia fuori posto - facendoci parteggiare per chi fotte il sistema con gli stessi mezzi corruttivi, e facendoci odiare il cosiddetto Capitalismo. Tanto che la tanto decantata "beneficenza" diventa un'altra occasione di disturbo e sospetto nello spettatore comune. Maripier Morin in part. Nei panni di una Escort intellettuale farebbe innamorare molti spettatori, bellissima e incisiva. Diversi momenti del film andrebbero citati, tra Tarantinate e scene da sit-com, pur con tutte le imperfezioni stilistiche del caso, qualche lungaggine, un po' di ehm diciamo paraculismo didattico. Va visto comunque