Project Pat 6½ / 10 17/08/2015 01:23:45 » Rispondi Una serie di incontri-scontri con un minimo comune multiplo: le incomprensioni razziali. Premesso che Ludacris era meglio se se ne restava a casa (l'interpretazione peggiore è di sicuro la sua), diciamolo subito, è un bel film, anche se personalmente, da tre oscar e un David di Donatello mi sarei aspettato...di più, sì. Che cosa, direste voi? Bé, ad esempio un finale realmente struggente che invece non c'è stato, ad esempio niente di già visto (e che comunque un minimo c'è), ad esempio passaggi meno prevedibili e meno vaghi
(il tale spara alla bambina a due millimetri di distanza e non si sa come riesce a mancarla; uno dei due ladri d'auto lo si vede verso la fine entrare in un furgone con la chiavi attaccate, ma dov'è questo furgone e soprattutto, di chi è? Queste saranno anche inezie, ma sta di fatto che su esse si preferito soprassedere, il perché non è dato sapere).
L'atmosfera però è ottima, bella rilassante, ricorda molto quella di uno Spike Lee e decisamente salva capra e cavoli. Posso anche capire, concludendo, il perché dell'importanza a questo film, che a prescindere dalla sua non perfezione, per i temi che esso tratta e la loro importanza ai giorni nostri, non poteva non essere premiato.