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MIDSOMMAR - IL VILLAGGIO DEI DANNATI regia di Ari Aster

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The Gaunt     8 / 10  06/01/2020 20:18:47Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Midsommar è un filmm particolare, non lo definirei un horror classico, anzi a volte sembra prendersi gioco ironicamente delle regole di un normale film horror. Innanzitutto pesca da un immaginario cinematografico molto ben definito nei suoi riferimenti (The Wicker Man, The Sacrament o il recente Apostolo di Evans). I personaggi pur se caratterizzati in maniera non banale, sono in fondo i classici giovincelli/carne da macello di tanti slasher. Venogono messe sul tavolo la crisi di coppia e l'elaborazione del lutto della protagonista. Non c'è nulla di particolarmente nuovo, però Aster lo rielabora in maniera molto efficace, direi straniante. Straniante è il fatto che siamo trasportati in un luogo dove le regole sono completamente diverse dal normale contesto a cui siamo abituati. Il viaggio all'interno di Halga è in fondo la rinascita di Dani, incapace di uscire dal lutto e mancando di riferimenti certi (Mark) che le stanno sfuggendo. Le tonalità horror giocano molto più sull'effetto spiazzante che sulla suspence pura, quest'ultima poco presente per tutta la sua durata, per non parlare dei colpi di scena, annunciati, quasi spoilerati nei murales. Spiazza perchè tutto avviene alla luce del sole, spiazza attraverso il contatto con una cultura legata profondamente al paganesimo i cui sensi vengono distorti maggiormente anche dall'assunzione di sostanze psicotrope che alterano i sensi stessi della percezione. Spiazza nella maniera in cui, all'interno di una stessa sequenza si passa dal grottesco al pugno nello stomaco (la cerimonia del primo giorno). Un luogo dove tutto è condiviso in maniera reale e non condiviso con la logica da social media. Un ottimo film che non definirei nemmeno un horror.