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MIDSOMMAR - IL VILLAGGIO DEI DANNATI regia di Ari Aster

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     5½ / 10  13/02/2020 11:38:51Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Se in " Herditary" la ricerca di un nuovo linguaggio orrorifico funzionava bene, in questo "Midsommar" Ari Aster alza in modo esagerato l' asticella congegnando un racconto inutilmente pretenzioso e zeppo di sfumature che anziché dare più sostanza al progetto, finiscono con l' appesantire mortalmente uno script già tremendamente prolisso.
Ancora una volta sono centrali le relazioni umane, in primis il rapporto di coppia contestualizzato in uno stato sociale in cui il folklore è predominante tanto quanto l' alienazione della comitiva ospite nei confronti di certa antropologia "primordiale".
La comunità isolata e dedita a strani rituali è già stata sfruttata abbastanza, Aster consapevole di ciò cerca di offrirne una lettura meno convenzionale possibile ma purtroppo finisce con l' annoiare. C' è un che di grottesco molto fastidioso, oltre ad un voler uscire dagli schemi senza in realtà trovare mai l' escamotage vincente. Il regista conferma la mano fatata per il gusto dell' inquadratura, la composizione delle scene e la scelta delle scenografie, anche l' idea di far scorrere il sangue in un luogo così soleggiato e colorato piace seppur tutt'altro altro che innovativa, ma se da una parte la tecnica di Aster è un valore aggiunto, dall' altra il racconto si trascina nella quasi totale assenza di tensione, fino a raggiungere un climax discreto ma tutto sommato prevedibile e quindi disinnescato della sua ferocia.