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MIDSOMMAR - IL VILLAGGIO DEI DANNATI regia di Ari Aster

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DankoCardi     4 / 10  18/03/2020 00:09:09Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Non conoscevo questo film, ne ho letto solo qui su Filmscoop ed incuriosito ho deciso di vederlo. La prima domanda che nasce spontanea è: perchè? Perchè fare una storia così inutilmente e snervantemente lunga? Soprattutto riguardo un soggetto così prevedibile e stra-abusato: la solita idea di un gruppo di ragazzi che vengono accolti in un villaggio dove gli abitanti sono tutti gentili e vivono in condizioni retrograde ancora a contatto con la natura ma....
Già la pellicola è prevedibilissima di suo e non offre dialoghi particolari o situazioni particolarmente incisive ma solo scene dilatate allo stremo; forse possono risultare leggermente interessanti i simbolismi ed i rituali ancestrali ma alla fine non si assiste assolutamente a nulla di nuovo. Ari Aster poi all'inizio sembra voler fare il Quentin Tarantino dell'orrore (ma questo non è nemmeno un film dell'orrore) con lunghi piani sequenza, in seguito si cimenta in diversi giochi di regia (mi riferisco all'arrivo dei ragazzi al villaggio) ed infine la sua direzione diventa del tutto statica. C'è anche un pò di sangue e qualche nudo ma sono solo gocce che si perdono nell'oceano di noia che è questo film. E non mi si venga a dire che l'intento del regista non era quello di girare un horror perchè vedendo questo film come un dramma che vorrebbe scavare nei rapporti parentali il giudizio è identico. A non vederlo si risparmiano quasi 2 ore e mezzo di vita!
Filman  18/03/2020 15:34:20Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
La prevedibilità della trama in un film così lento, estetico e lungo parla da sé: al regista della trama frega praticamente zero.
Perché il regista gira un horror in cui non c'è mai una scena al buio? Questo è l'unico perché a cui devi trovare risposta.