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JOHN WICK 3 - PARABELLUM regia di Chad Stahelski

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Boromir     8 / 10  27/03/2023 23:20:27Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
La roboante saga di Baba Yaga arriva al suo terzo capitolo, e si fa notare sin dai primi minuti per un'estetica action ultraviolenta sempre più spinta, che aggiusta i problemi strutturali dell'episodio precedente e ne porta al punto di non ritorno i pregi. Se il canovaccio narrativo viene sempre più messo in disparte rispetto all'esasperazione di un'estetica ultraviolenta (memorabile il confronto finale nella sala di vetro, aggiornamento luminescente di quanto visto in L'ultimo combattimento di Chen), l'ironia con cui i personaggi sembrano prendere in giro una saga che cammina con efficacia sul filo del ridicolo permette all'operazione di mantenersi credibile nelle sue derive più "fumettistiche".
Per quanto si scavi già di più che in precedenza nel percorso evolutivo dolente del personaggio, l'icona John Wick rimane niente più che uno splendido pretesto per zuffe a suon di arti marziali e sparatorie. Il piano sequenza rimane la cifra distintiva di scene d'azione in cui la coreografia della ferocia diviene danza; il campionario ampiamente assortito d'armi da taglio e da fuoco (non mancano più o meno letali strumenti di morte improvvisati come pezzi da museo, antichi volumi e persino animali) e la varietà di location (Chad Stahelski scopre nel deserto nuove potenzialità espressive e di storytelling dal sapore pseudo-fantasy) scongiurano noia e reiterazione. Anche in questo capitolo i vari caratteristi (assai gradita la presenza di Mark Dacascos) brillano tanto quanto l'estrema color correction delle scene.